Milziade II
Politico e generale ateniese (n. 540 ca.-m. 489 a.C.). Di nobile famiglia, signore del Chersoneso tracio, partecipò alla spedizione scitica di Dario I (514), ma poi fuggì dal Chersoneso o per la minaccia di un’incursione scitica o piuttosto perché divenuto, per la sua potenza, sospetto ai persiani. Tornato durante l’insurrezione ionica, occupò Lemno e Imbro popolandole di coloni ateniesi, ma, sconfitti gli ioni nella battaglia di Lade (494), fuggì nuovamente in Atene. Qui, assolto dall’accusa di aver esercitato la tirannide nel Chersoneso, fu nominato stratego (490-489). M. vinse i persiani a Maratona, poi, ricondotti i suoi opliti presso Atene, impedì al comandante persiano Dati di sorprendere la città. Messo a capo di una spedizione navale per cacciare i persiani dalle Cicladi, non riuscì a occupare Paro. Tornato ferito in Atene e accusato da Santippo, il padre di Pericle, di aver ingannato il popolo, fu condannato a un’ammenda di 50 talenti, ma morì poco dopo in carcere.