FORMAN, Miloš (App. IV, i, p. 840)
) Regista cinematografico cecoslovacco naturalizzato statunitense. Ormai stabilmente inserito nel sistema produttivo hollywoodiano, F. ha portato sullo schermo nel 1979 il celebre musical Hair, che era stato allestito con enorme successo nelle scene del teatro Off Broadway nel 1967. In questo film ha confermato di aver assimilato la dimensione spettacolare propria della cinematografia statunitense, riuscendo a ridare vitalità a un'opera che negli anni aveva inevitabilmente perduto la propria carica eversiva. Nel 1981 ha realizzato Ragtime (tratto dal romanzo omonimo di E.L. Doctorow), rievocazione dell'età del jazz fortemente manipolata dal produttore D. De Laurentiis. Con Amadeus (1984), libero adattamento del testo teatrale di P. Shaffer, ha ritrovato certi accenti della sua fase artistica cecoslovacca, confermando una predilezione per le figure ribelli ed elaborando una personale riflessione sull'inadeguatezza sociale del genio, sulla complessità e la suggestione dell'ambiente musicale, sul concetto di creazione, senza per questo rinunciare alla costruzione di un ritmo serrato e a un contesto figurativo rigoroso e suggestivo. Il film ha vinto otto premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia.
Ha diretto successivamente Valmont (1989), terza versione del romanzo epistolare di Ch. de Laclos dopo quelle di R. Vadim (1959) e di S. Frears (1988), e The people vs. Larry Flynt (1996; Larry Flynt - Oltre lo scandalo). In quest'ultima opera, ispirata alla vicenda dell'editore di una rivista porno, F. ha ribadito una propria visione classica, pur ricorrendo a una narrazione volutamente frammentata ed ellittica per descrivere l'inquietudine del protagonista portato progressivamente a uno stato di compiaciuta autodistruzione. Insieme a J. Novak ha scritto Turnaround: a memoir (1994).
Bibl.: P. Vecchi, Miloš Forman, Firenze 1981; C. Poizot, Miloš Forman, Paris 1987.