millennium simulation
<milèniëm simiulèišn> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Simulazione cosmologica che ha permesso di riprodurre con grandissimo dettaglio l’evoluzione, sotto l’azione della gravità, delle piccole fluttuazioni iniziali dell’Universo in strutture che vanno dalle galassie agli ammassi e ai superammassi. Completata nel 2004 per opera di un gruppo di ricercatori europei, statunitensi e canadesi, considera un volume di Universo di quasi 700 milioni di parsec di lato e contiene 10 miliardi di particelle di materia oscura non barionica, ciascuna delle quali si muove sotto l’azione della forza di gravità di quelle rimanenti (si è assunto che la maggior parte della massa fosse di tipo oscuro). Partendo da piccole variazioni di densità di massa corrispondenti alle fluttuazioni di temperatura misurate nella radiazione cosmica di fondo, la materia oscura comincia ad aggregarsi per effetto dell’attrazione gravitazionale e si addensa in alcune regioni a spese di altre, che si svuotano sempre più. Si formano così i filamenti e i grandi vuoti. Le prime galassie e gli ammassi si formeranno dove la densità di materia è più alta, ossia dove si incrociano i filamenti. Alla crescita delle strutture finirà per contrapporsi l’espansione accelerata dell’Universo. Alla fine, la materia oscura sembra tessere una sorta di ragnatela cosmica, che connette tutti gli aloni ed è pronta per ospitare la materia luminosa. I risultati della simulazione occupano una memoria di 25 terabyte e permettono di seguire la formazione e l’evoluzione di circa 20 milioni di galassie in un intervallo di tempo che inizia circa 10 milioni di anni dopo il Big bang. La figura mostra alcune fasi dell'evoluzione delle fluttuazioni di densità (dove h=H0/100, con H0 costante di Hubble): a partire da una struttura molto omogenea (in alto a sinistra, 210 milioni di anni dopo il Big bang), i punti massa sotto l'azione della gravità si aggregano sempre di più, fino ad arrivare alla situazione attuale (in basso a destra, 14 miliardi di anni dopo il Big bang), dove sono evidenti gli ammassi, i filamenti e i grandi vuoti che li separano.