miliardata
s. f. Quantità approssimativa di denaro che si aggira intorno al miliardo.
• Pdl e Lega «stanno litigando sull’addizionale. Si sparano cifre sull’entità del buco, 40-50-60-70 milioni». Ma nessuno, sottolinea [Claudio] Sinigaglia, «parla di quella “miliardata”, come la chiama [Luca] Zaia, di ammortizzamenti mai fatti ma che vanno pagati». (Giorgio Gasco, Gazzettino, 2 aprile 2011, p.17, Nordest) • Sono lastricate le strade di Palazzo Chigi di comunicati in cui si annunciano miliardate di opere pubbliche di immediata attuazione, a partire dalla faraonica legge obiettivo del 2001 per arrivare al «decreto del fare» (e disfare) lasciato in testamento da [Enrico] Letta. (Tito Boeri, Repubblica, 30 agosto 2014, p. 35, Commenti) • Ha suscitato molto clamore la lettura del lascito testamentario di Mario D’Urso, le chic et le charme, l’avvocato che si destreggiava fra alta finanza, case reali e jet set. 500 mila euro sono finiti a Fausto Bertinotti, sindacalista di formazione proletaria, casa di ringhiera al Precotto. 500 mila euro, una miliardata del vecchio conio, come si sono affrettati a sottolineare in molti. L’amicizia tra D’Urso e Bertinotti era nota. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 2 agosto 2015, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. miliardo con l’aggiunta del suffisso -ata3.
- Già attestato nella Repubblica del 5 settembre 1990, p. 34, Sport (Carlo Marincovich).