MARJANOVIĆ, Milan
Critico e pubblicista croato, nato a Castrua (Fiume) il 12 maggio 1879, morto a Zagabria il 21 dicembre 1955. Temperamento dinamico e incostante, concentrò la propria attenzione sui più svariati argomenti letterarî, politici e sociali e svolse diverse attività; appunto per questo la sua vasta opera ebbe generalmente un carattere superficiale e frammentario.
Tra i saggi critici del M., i quali ebbero, tra l'altro, il merito di far conoscere in Croazia numerosi scrittori stranieri, vanno segnalati Iza Šenoe ("Dopo Šenoa", 1906), Književni studije i prikazi ("Studî e recensioni letterarî", 1916), Vladimir Nazor (1924) e Hrvatska moderna ("Il modernismo croato", 1951); tali lavori, che inizialmente ebbero un'impronta sociologica e storicistica, in seguito si ammantarono di una sorta di misticismo religioso. Più interessanti furono i volumi dedicati all'analisi dei singoli aspetti della società croata nel secolo presente, quali Hrvatski pokret ("Il movimento croato", 1903), Savremena Hrvatska ("La Croazia contemporanea", 1911) e Narod koji nastaje ("La nascita di una nazione", 1913). Un rilievo in complesso modesto ebbero infine gli scritti letterarî del M., tra i - quali, accanto alle prose ed ai versi di Fragmenti ("Frammenti", 1903), Karijera ("La carriera", 1904), Pripovijesti ("Novelle", 1912), Via Crucis (1918), e Mi budale ("Noi sciocchi", 1939), figurano anche drammi e commedie, quali Svagdašnjost ("Banalità", 1906) e Bespolan svijet ("Gente sfaccendata", 1929).
Bibl.: A. Cronia, Storia della lett. serbo-croata, Milano 1956.