NIKOLIČ, Mihovil
Poeta croato, nato a Kričke il 29 luglio 1878, morto a Zagabria il 28 febbraio 1951. Dalla natia Dalmazia si trasferì a Zagabria per compiervi gli studî, e lì rimase tutta la vita come impiegato.
Nelle Pjesme ("Poesie", 1898) e nelle Nove Pjesme ("Nuove poesie", 1905), cantò l'amore, concepito alla stregua di un'eterna brama che si dissolve in fugace tremito al primo contatto con la donna, e la natura, fedele amica e consolatrice dell'uomo, il quale in essa depone tutte le pene della propria esistenza. Le prose di Knjiga Žiivota ("Il libro della vita", 1899), e i drammi Kad zamre pjesma ("Quando s'estingue il canto", 1903), Razbijeni sni ("Sogni infranti", 1905) e l'inedito Umiranje ("Agonia"), si mantennero ad un livello di gran lunga inferiore a quello dei versi. Pure l'ultima opera pubblicata, un'antologia intitolata Knjiga pjesama ("Libro di poesie", 1917) e contenente una scelta delle composizioni giovanili, accanto a qualche nuovo brano, confermò la genuina vocazione poetica del N., che va annoverato tra i più tipici esponenti del pessimismo modernistico croato.
Bibl.: A. Cronia, Storia della lett. serbo-croata, Milano 1956.