MANOILESCU, Mihail
Ingegnere, economista e uomo politico romeno, nato a Tecuci (Moldavia) il 10 Dicembre 1891. Professore di economia politica nel R. Politecnico di Bucarest, durante la guerra mondiale ebbe a svolgere notevole attività tecnica, con lavori originali di artiglieria. Quale economista ha pubblicato notevoli lavori, specie La teoria del protezionismo e dello scambio internazionale (trad. it., Milano 1931). In tale opera il M. sostiene che il commercio internazionale fra paesi industriali e paesi agricoli, è fondato sull'iniquità e sullo sfruttamento, giacchè in tale commercio si scambia il prodotto del lavoro di un operaio industriale, contro il prodotto del lavoro di dieci operai agricoli.
Quale uomo politico, il M., ministro nel gabinetto Averescu (1926-1927), fu l'autore d'importanti leggi finanziarie. Nel 1927, mentre era a capo del governo rumeno I.I.C. Brătianu, il M. organizzò un complotto per il ritorno del principe Carlo, allora in esilio. Il complotto fu scoperto, ma il M., tradotto dinnanzi al Consiglio di guerra, fu assolto. Rimasto fedele alla causa del principe, il M. prese parte attiva al rimpatrio di lui, allorquando, l'8 giugno 1930, assunse il trono, sotto il nome di Carlo II (v.). Nel primo governo del nuovo re, il M. fu ministro dei Lavori Pubblici. Ultimamente è stato ministro dell'Industria e del Commercio e governatore della R. Banca Nazionale di Romania. Nella sua qualità di ministro preconizzò e attuò, per la prima volta, la conversione dei debiti agricoli. Il M. è l'iniziatore del movimento corporativo nel suo paese, nonché il fondatore di una rivista (Lumea Nouǎ) di azione e dottrina corporativa.