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RAMOS CARRIÓN, Miguel

di Carlo Boselli - Enciclopedia Italiana (1935)
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RAMOS CARRIÓN, Miguel

Carlo Boselli

Autore drammatico, nato a Zamora il 17 maggio 1847, morto a Madrid l'8 agosto 1915. Autodidatta, esordì nel giornalismo con articoli satirici; fu collaboratore dei migliori periodici di Madrid. Nel teatro esordì ventenne con la zarzuela: Un sarao y una soirée, in collaborazione con Eduardo Lustonó e con musica di Arrieta. Da allora versò la sua brillante vena giocosa in un'infinità di zarzuelas, di commedie e farse (per le quali fu giudicato erede di Bretón de los Herreros), spesso in collaborazione con Vital Aza, Eusebio Blasco, Pina y Domínguez e altri, godendo per un quarantennio di una grande autorità teatrale.

Suoi principali lavori teatrali: León y Leona; Cada loco con su tema; Los señoritos; La careta verde; El noveno mandamiento; La mamá política; Mi cara mitad; Viale a Biarritz; El último cuadro; El señor Gobernador; Más vale tarde que nunca; La hoja de parra; La gallina ciega; El padron municipal; La mujer del sereno; Los madriles; El diablo cojuelo; El espejo dei alma; Agua, azucarillos y aguardiente; La tempestad. Scrisse anche racconti: Colorín colorao (1898), e un romanzo: Zarzamora (1899).

Vocabolario
ramóso
ramoso ramóso agg. [dal lat. ramosus, der. di ramus «ramo»]. – 1. Che ha molti rami: albero, fusto r. (in botanica, anche come sinon. di ramificato); le r. corna del cervo; in araldica, attributo del cervo con corna di smalto diverso o...
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