Teologo francescano (Belalcázar, Cordova, 1489 - Toledo 1578). Fu teologo al Concilio di Trento, dove difese le indulgenze e il celibato ecclesiastico (argomenti sui quali scrisse poi Disputationes de indulgentis, 1565; De sacrorum hominum continentia, 1568). Definitore generale dell'ordine, per essere entrato in polemica col domenicano D. de Soto in difesa del francescano G. Wild, subì le persecuzioni dell'Inquisizione e fu imprigionato (1572-78).