MACEDO, Miguel
Giurista messicano, nato nel 1856, morto nel 1929. Entrato nell'ordine degli avvocati nel 1879, ebbe per guida e aiuto il fratello Paolo, egli pure avvocato eminente. Il rigore logico e la chiarezza d'idee, la sua equanimità, la sua solida preparazione scientifica lo posero fra i grandi avvocati del Messico. Nel 1884 fondò l'Annario de Legislación y Jurisprudencia, che pubblicò poi per 14 anni.
Membro di una commissione istituita nel 1882 per elaborare un progetto di riforme del Codice civile del 1871, fece parte pure della commissione costituita nello stesso anno per elaborare un progetto sulle carceri; e il sistema penitenziario, proposto da lui, può considerarsi come opera vivificata dopo dai regolamenti degli stabilimenti penali fatti pure da lui. Professore di diritto penale nella scuola di giurisprudenza, dal 1883, combinò insieme nel suo insegnamento le teorie classiche di J.-L. Ortolan, che stanno a base del codice penale messicano del 1871, con la critica rispettosa delle idee di J. Bentham, di E. Ferri, di C. Lombroso, di R. Garofalo e del Tarle; coordinò gl'indirizzi tradizionali della scienza giuridica con la necessità di realizzare in essa perfezionamenti progressivi. Nominato nel 1903 presidente della commissione istituita per la revisione del Codice penale del 1871, presentò un progetto di codice accettato dalla commissione e pubblicato dal 1912 al 1914, che ha per criterio l'adattamento ragionevole delle teorie classiche alle condizioni positive dell'ambiente, e anche l'accettazione di nuovi indirizzi, come quello della condanna condizionale, scientificamente provati. Fu presidente del Consiglio municipale di Messico, nel 1898 e 1899, e sottosegretario di stato dal 1904 al 1911: già prima d'altronde egli aveva dimostrato la sua preparazione a tal compito con le sue monografie: El municipio, Los Establecimientos Penales e La Asistencia Pública, che fanno parte del México: Su evolución social (Messico 1901) e con l'elaborazione della legge del 26 marzo 1903, che affidò il governo politico e l'amministrazione municipale del Distretto federale a tre funzionarî dipendenti dalla segreteria di stato, con funzioni definite esplicitamente. Organizzatore della Scuola libera di diritto nel 1912, elaborò il suo statuto e ne fu professore e rettore fino al giorno della sua morte. Diede il suo contributo attivo negli ultimi anni all'organizzazione degl'istituti di credito messicano.
Sono sue opere postume: Mi barrio (Messico 1930), evocazione della storia di una parte della città nella seconda metà del sec. XIX, e Apuntes para la Historia del Derecho Penal Mexicano dalle sue origini fino al 1835 (Messico 1931).