midollo osseo
Tessuto molle, di consistenza gelatinosa o semifluida, che occupa i canali delle ossa lunghe e gli spazi fra le trabecole delle epifisi e delle ossa piatte. È formato da uno stroma vascolo-fibrillare con cellule reticolari e adipose (midollo osseo giallo) e da un parenchima emopoietico rappresentato dagli elementi precursori delle cellule ematiche, che presiede alla funzione emopoietica nell’adulto (midollo osseo rosso, o tessuto mieloide). Nel tessuto emopoietico vi sono numerosi tipi di cellule, tra i quali occupa una posizione gerarchicamente preminente una cellula indifferenziata chiamata cellula staminale, in grado di produrre tutti i tipi di cellule del sangue circolante. La cellula staminale dà origine in primo luogo a cellule progenitrici di vari lignaggi o serie cellulari (per es., la serie eritrocitaria o rossa, la serie granulocitaria o bianca ecc.); tali cellule possono produrre, attraverso numerosi stadi intermedi, un grande numero di cellule mature della rispettiva serie, che a questo punto vengono liberate dal midollo osseo nel sangue circolante. Le cellule del sangue, avendo una durata in circolo limitata (da una dozzina d’ore per alcuni dei globuli bianchi a quattro mesi per i globuli rossi), devono essere continuamente rigenerate; per questo il midollo osseo si trova normalmente in uno stato di continuo rinnovamento che si attua attraverso una combinazione ben bilanciata di due processi, la divisione cellulare e la maturazione cellulare. Pertanto, mentre in altri organi dell’adulto la divisione cellulare avviene solo in certe circostanze particolari, nel midollo osseo avvengono ogni giorno milioni e milioni di divisioni cellulari. È evidente che un fenomeno così complesso come l’emopoiesi deve essere finemente controllato, e uno dei progressi più significativi dell’ematologia negli ultimi due decenni è consistito nella scoperta di numerosi fattori di regolazione (fattori di crescita o citochine). Alcuni fattori di crescita emopoietici, in particolare l’eritropoietina e il fattore di crescita granulocitaria chiamato G-CSF (Granulocyte-colony stimulating factor), sono ormai entrati a far parte del corredo terapeutico dell’ematologia. A differenza della maggior parte degli organi, che hanno una struttura definita e una localizzazione corporea precisa e limitata, il midollo osseo è diffuso, in quanto è contenuto nelle cavità (dette appunto midollari) di tutte le ossa; inoltre, tutti i distretti midollari sono in comunicazione attraverso il sangue circolante l’uno con l’altro. Dal momento che il midollo osseo, in certo senso, pervade tutto il corpo, esso è potenzialmente subito e globalmente interessato da qualsiasi processo morboso, indipendentemente da dove questo abbia avuto origine. (*)