Nome di alcuni re di Frigia dell'epoca pregreca (dell'8º sec. a. C.), e dell'ultimo della dinastia, che secondo Erodoto consacrò a Delfi il trono regale e che è da identificare con il Mitâ dei testi assiri, prima nemico e poi vassallo di Sargon II; la dinastia cadde intorno al 680 a. C. per l'invasione dei Cimmerî. Con il nome di M. si connettono varie leggende greche, da ricondursi al mito dionisiaco. Fra le più note sono quella che M. avesse avuto da Dioniso, a cui aveva ricondotto Sileno smarritosi, la facoltà di mutare in oro tutto ciò che toccava, sicché stava per morire di fame e di sete, finché un bagno nel Pattolo, che porterebbe da allora pagliuzze d'oro, lo liberò dal pericolo; e l'altra che Apollo, da lui giudicato inferiore a Pan nella musica, gli avesse fatto crescere le orecchie d'asino, ch'egli poté nascondere a tutti, tranne che al suo barbiere; questi confidò la cosa a una buca scavata in terra, donde però nacquero delle canne che ai soffî del vento diffondevano il segreto di Mida.