MICROCEFALIA (dal gr. μικρός "piccolo" e κεραλή "testa")
Si distingue, con C. Giacomini, una microcefalia vera, spesso familiare: degenerazione per cause insite nel germe, e una microcefalia spuria (pseudomicrocefalia) per aberrazioni e arresto dello sviluppo da cerebropatie fetali. L'encefalo è molto piccolo: fino a gr. 171 (Giacomini) in bambina di 9 anni; non rari i pesi di gr. 300-500. Nel primo tipo il cervello offre armonico arresto di sviluppo, con povertà di linee come nei feti fra 8 e 9 mesi, con scarsità di solchi secondarî e terziarî; nel secondo tipo si notano inoltre asimmetrie gravi, norencefalia, microgiria, sclerosi, leptomeningite cronica. Il cranio è molto piccolo, con fronte assai sfuggente, ristretta; occhi piccoli e ravvicinati; naso spesso prominente; prognatismo. Funzioni psichiche molto deficienti, fino all'idiozia; nei casi gravi manca lo sviluppo della parola. Nel primo tipo lo sviluppo somatico è spesso deficiente, ma armonico e integre le funzioni motorie; nel secondo si osservano stati spasmodici, paralisi, corea, atetosi, ecc.