microbatterio
s. m. Microrganismo unicellulare, generalmente patogeno per l’uomo.
• Il veterinario Enrico Rovarey, che all’epoca dell’inchiesta era il responsabile a livello regionale, dice: «C’è grande attenzione a livello comunitario sulla tubercolosi e i controlli si sono intensificati per questo da parte nostra. Rischio reale di contagio però non c’è, non c’è mai stato. Posso pensare che ci sia l’idea di un latte in cui navigano microbatteri come noccioline. Idea assurda, non è così». (Enrico Martinet, Stampa, 22 novembre 2009, Aosta, p. 65) • l’unità di coordinamento regionale ha deciso di estendere i controlli anche ai piccoli partoriti nella struttura di Roma nord a febbraio. In tutto altri 208, che portano il totale a circa 1.500. E se anche solo uno di loro fosse entrato in contatto con il microbatterio della Tbc? Allora bisognerà avere pronto e operativo un piano, che verrà messo a punto se non oggi, proprio nei prossimi giorni, (Ilaria Sacchettoni e Clarida Salvatori, Corriere della sera, 27 agosto 2011, p. 26, Cronache) • Frutta e verdura imballate nel cartone corrono dieci volte meno rischi di contaminazione batterica rispetto a quelle contenute in plastiche a sponde abbattibili. [...] La ragione? Grazie alla sua elevata porosità, il cartone trattiene buona parte dei microbatteri, che così non si depositano sulla superficie degli alimenti. (Valentina Galleri, Repubblica, 14 febbraio 2013, p. 38).
- Composto dal confisso micro- aggiunto al s. m. batterio.
- Già attestato nel Corriere della sera del 12 marzo 1992, p. 7, Terza pagina (Carlo Bertelli).