MICHELE V imperatore d'Oriente
Fu detto Calafato, dal mestiere del padre. Dopo l'adozione da parte dello zio Michele IV, venne a conflitto con lo zio Giovanni, primo ministro, e con lo stesso imperatore: e perciò fu allontanato da Costantinopoli. Rientrò alla morte di Michele IV e riconciliatosi con Giovanni, indusse Zoe a farlo proclamare e incoronare imperatore (dicembre 1041) promettendole di mantenersi sempre a lei sottomesso e devoto. Ma, ottenuto lo scopo, egli dimenticò le promesse e tentò di liberarsi da ogni tutela. Giovanni fu privato del suo ufficio ed esiliato. Al suo posto, M. chiamò un altro suo zio di nome Costantino. Poco dopo, credendosi sicuro sul trono per i favori accordati ad alcuni dei più potenti patrizî, egli tentò di disfarsi della vecchia imperatrice Zoe facendola rinchiudere in un monastero delle isole Principe, dove le furono a forza recisi i capelli. Ma appena nella capitale si diffuse questa notizia, tanto era l'attaccamento per la legittima dinastia macedonica che il popolo insorse e assaltò il palazzo imperiale. M. e Costantino, dopo breve resistenza, si rifugiarono nel monastero di Studio, prendendovi l'abito monastico, mentre Zoe veniva tratta dal monastero e insieme con la sorella Teodora veniva messa sul trono. Ai due vinti non valse il luogo di rifugio: tratti di lì, furono accecati ed esiliati il 21 aprile 1042.
Bibl.: V. bibl. della voce michele iv.