NOSTRADAMUS, Michele (Michel de Nostre-Dame)
Medico e astrologo francese, di famiglia ebrea convertita al cattolicismo, nato a Saint-Rémy in Provenza il 14 dicembre 1503, morto a Salon il 2 luglio 1566. Studiò filosofia ad Avignone e medicina a Montpellier. Ebbe grande fortuna con la professione, che esercitò coraggiosamente in occasione di epidemie: ma il favore pubblico gli attirò ire e gelosie dei colleghi. Ritiratosi a vita solitaria, si dedicò a ricerche sui farmaci, pubblicando ricettarî fondati sopra asserzioni di proprietà segrete; con eguale mistero si decise poi a un'altra forma di attività, compilando pronostici astrologici che furono accolti avidamente dalla credulità dei suoi contemporanei. Caterina de' Medici fu la più illustre sua ammiratrice; quando una quartina delle sue Centurie astrologiche parve confermata dalla tragica morte di Enrico II, la sua fama non conobbe più limiti, benché non mancassero gli scettici e gli oppositori dell'asserita sua facoltà profetica. Dobbiamo a lui i primi saggi di almanacchi moderni, dedicati a previsioni meteorologiche (la serie famosa, incominciata nel 1550, si chiude nell'anno della sua morte, con il pronostico per l'anno successivo). Il suo esempio è stato largamente imitato in Francia stessa, in Italia, e altrove (Mathieu de la Drôme, Barbanera, Pescatore di Chiaravalle, e simili). È difficile in ogni caso (e specialmente in quello di N., che era un uomo assai dotto e generoso) distinguere dove arrivi il fanatismo e dove la ciarlataneria.
Ediz. e Bibl.: Les prophéties, Lione 1555, ed. orig. contenente soltanto 4 centurie; fu seguita da altra più completa, Lione 1568; si hanno poi numerose ristampe. Fra gli scritti di medicina: Singulières recettes, Poitiers 1556; Paraphrase de Galen, Lione 1557. Cfr. H. Torné-Chavigny, Influence de N. dans les gouvernement de France, Parigi 1878; una bibl. copiosa in Börsenbl. für d. deutsch. Buchhandel, XXVIII, i, Lipsia 1908; J. Moura e P. Louvet, La vie de N., Parigi 1930.