MARIESCHI, Michele
Pittore e incisore, nato a Venezia, credesi verso il 1694, ivi morto nel 1743. Dimorò per alcuni anni e lavorò anche in Germania. Il padre, pure detto pittore architettonico, dovette educarlo e farlo lavorare anzitutto come scenografo, e forse anche per ciò nella sua arte troviamo prevalere sempre una certa grandiosità di effetti teatrali che lo distingue dal Canaletto e dal Bellotto nonché dagli altri famosi vedutisti contemporanei (Ricci, Zuccarelli, ecc.) coi quali ebbe affinità e rapporti. Con la data 1741 pubblicò un volume a stampa con diciassette tavole dei più magnifici e scelti prospetti della città di Venezia che egli, vantandosi pittore e architetto, afferma di aver già dipinti in parecchi quadri e di avere allora da solo disegnati e incisi. Da quelle e da altre sue stampe, nelle quali alle vedute di Venezia si alternano spunti di fantasie pittoresche, sempre con potenza di effetti, per così dire, piranesiani, e bella vivacità anche di macchiette e di scene, è stato possibile ricostruire tutta la sua opera di pittore vedutista. Gruppi di sue vedute veneziane abbiamo nel Museo di Napoli, a Bergamo nella Galleria Carrara, a Potsdam, a Stoccarda, a Vienna nell'Accademia, a Budapest nel Museo, a Londra e a Dublino, in quelle Gallerie Nazionali, a Cambridge, a Filadelfia, e gli dovrebbe essere attribuita anche la grande veduta del Canal Grande alla Salute attribuita al Canaletto al Louvre; mentre sue vedute di fantasia si ammirano a Venezia nelle R. R. Gallerie, a Milano nel Castello Sforzesco, ecc.
Bibl.: G. Fogolari, M. M., pittore prospettico veneziano, in Boll. d'arte, 1909, pp. 241-51; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibliografia).