KERBAKER, Michele
Indianista, glottologo e letterato, nato a Torino il 10 settembre 1835, morto a Napoli il 20 settembre 1914. Laureatosi ivi in lettere nel 1857, dopo alcuni anni d'insegnamento medio, durante i quali imparò da solo il sanscrito, l'antico persiano, l'ebraico, fu chiamato (1872) alla cattedra di sanscrito e di linguistica nell'università di Napoli, ove rimase sino alla morte.
All'esegesi vedica e alla mitologia comparata, allo studio della letteratura epica e drammatica dell'India, il K. diede contributi notevolissimi (La poesia del Rigveda, Napoli 1879; Il culto dei morti nelle più antiche tradizioni arie, ivi 1880; Varuna e gli Aditya, ivi 1887; I Genii delle stagioni, ivi 1894; Saturno, Savitar e la leggenda dell'Età dell'oro, ivi 1895; Il Dio Agni nel Rigveda, ivi 1896; Varuna, Genio del cielo sidereo, ivi 1901; Savitri e Alcesti, ivi 1875; Hermes, ivi 1877; Marsia, ivi 1888; Il Bacco indiano nelle sue attinenze col rito e col culto dionisiaco, ivi 1905; Sommario del Mahabharata, coordinato alla traduzione di luoghi scelti del poema. ivi 1904). Di numerosi inni vedici e dei più celebri episodi del Mahābhārata (v.) e di due del Rāmāyana (v.) egli diede, inoltre, versioni poetiche, nelle quali all'eleganza del verso accoppiò la fedeltà dell'interpretazione. Vanno segnalati fra tutti l'inno sincretico all'Aurora (Napoli 1879) e la traduzione del celebre episodio di Nala e Damayantī (2ª ed., Torino 1884). Una mirabile versione polimetra e in prosa pubblicò pure del dramma Mṛcchakaṭikā (Il carretto d'argilla, Napoli 1908) e buon numero di sentenze indiane (ivi 1891, 1910). Inedite sono ancora la traduzione di circa duemila sentenze indiane e circa settemila ottave di traduzioni di episodî mahabharatiani. Si dedicò inoltre a studî glottologici (La filologia comparata e la filologia classica, Napoli 1875; Dei temi femminili in funzione dei maschili e dei temi maschili in funzione dei femminili nelle lingue classiche, ivi 1896; Probus e i suoi sinonimi nelle lingue classiche, ivi 1897) e di letteratura straniera moderna (L'eterno femminino e l'Epilogo celeste, Napoli 1903; L'Episodio di Bauci e Filemone nel Faust di Goethe, ivi 1903; La morte di Faust, ivi 1903; Baccalaureus ed Homuncūlus nel Faust di Goethe, ivi 1904; Sopra un luogo di Shakespeare imitato da Vincenzo Monti, Firenze 1894). A lui si debbono anche notevoli commemorazioni di storici, filologi, filosofi italiani, e lo studio di una riforma degli studî medî superiori. Per iniziativa della Reale Accademia d'Italia, si sono cominciati a pubblicare i numerosi scritti del K. rimasti inediti (i vol. con prefazione di C. Formichi e a cura di V. Pisani, Roma 1932).
Bibl.: C. Formichi, M. K. Note biografiche, Torino 1914; id., M. K., in Rivista degli Studi orientali, VI (1905); E. Pappacena, Per il secondo anniversario della morte di M. K. Bibliografia, Napoli 1916; A. M. Pizzagalli, La mente e l'opera di M. K., Milano 1920.