MICHELE III imperatore d'Oriente
Ultimo della dinastia frigia. Successe al padre Teofilo nell'842, all'età di quattro anni, e fino all'856 stette sotto la reggenza della madre Teodora, che chiuse il periodo dell'iconoclastia e ristabilì il culto delle immagini. Ma nell'856, istigato dallo zio Bardas, M. fece uccidere Teoctisto, stato ministro e consigliere di Teodora per 14 anni, e costrinse questa e le proprie sorelle a ritirarsi in un monastero. Nonostante l'accurata educazione ricevuta, M. fu un pessimo principe. Dedito a vita licenziosa, si circondò di libertini, d'istrioni e d'intriganti, si produsse nei giuochi del circo e si abbandonò alla crapula: donde l'epiteto di "ubbriaco". Degli affari dello stato si occupò poco, lasciandoli prima a Bardas e poi a Basilio il Macedone. Bardas, per quanto uomo d'immoderate passioni, tenne con mano ferma il potere fino all'866. Alla sua iniziativa si devono gli atti più importanti del regno di M., quali il conflitto con la chiesa romana per la deposizione del patriarca Ignazio e l'elezione di Fozio, l'attrazione dei Bulgari nell'ambito del patriarcato bizantino, l'evangelizzazione dei Chazari, la fondazione della scuola superiore di Magnaura e il riordinamento degli studî, la guerra contro gli Arabi che Petronas, fratello di Bardas, condusse vittoriosamente, battendo i musulmani a Samosata (856) e a Poson presso l'Halys (863).
Dopo l'avanzata bizantina fino a Samosata, M. venne a prendere il comando dell'esercito, ma fu pienamente sconfitto prima a Samosata (859) e poi a Chonarium (860). Bardas fu assassinato nell'866 da Basilio il Mecedone, un avventuriero ambizioso che da cavallerizzo era diventato il compagno e il favorito di Michele, del quale aveva sposato l'amante. Dopo il misfatto, che egli aveva preventivamente autorizzato, M. adottò come figlio Basilio, lo creò cesare e infine l'associò al trono affidando totalmente a lui il potere. Ma avendo egli, pochi mesi dopo, manifestato delle simpatie per un altro cortigiano, Basilio, nel timore di essere soppiantato, lo uccise, assicurandosi la successione (23 settembre 867).
Bibl.: Ch. Diehl, Les romanesques aventures de Basile le Macédonien, in Figures byzantines, s. 1ª, Parigi 1920.