CAPUTO, Michele Carlo
Nato a Napoli il 22 luglio 1838 da Raffaele e Giulia Paoli, studiò nella sua città, dove si diplomò in pianoforte, canto e composizione al conservatorio S. Pietro a Maiella, laureandosi, nel 1858, anche in lettere. Dopo aver combattuto nella campagna garibaldina del 1860, iniziò a Napoli la sua carriera come critico musicale, collaborando dal 1863 in poi per vari quotidiani e riviste musicali (il Monitore del Circolo Bonamici, la Rivista nuova, il Giornale di Napoli, l'Unità nazionale, il Corriere del mattino di Napoli, l'Opinione e il Capitan Fracassa di Roma). Nello stesso periodo ricoprì le cariche di segretario del Circolo musicale Bonamici (1864) e di direttore della Filarmonica Bellini (1875). Partecipò inoltre attivamente alla vita artistica della città stringendo amicizia con rilevanti personalità del giornalismo napoletano. Di notevole impegno fu ancora la sua attività nell'ambito dell'educazione musicale: oltre che insegnante di canto corale nel Regio albergo dei poveri (1873) e nelle scuole normali maschili e femminili (1877), fu, tra l'altro, segretario del I congresso musicale italiano (1864), segretario relatore della Commissione municipale per la istituzione del canto corale nelle scuole elementari (1873-74); dal 1873 al 1883 svolse attività di esaminatore nell'ambito del conservatorio; a Roma fu membro del giurì dell'XXI congresso pedagogico italiano, della VI Esposizione didattica nazionale (1880) e della Commissione per il riordinamento degli studi musicali in Italia; fu inoltre ispettore tecnico presso il ministero della Pubblica Istruzione per attuare le proposte della Commissione musicale e drammatica (1887-89).
E principalmente a questo periodo napoletano che risalgono altri suoi scritti: manuali didattici, libretti per opere, ed infine alcune composizioni musicali (per pianoforte e per canto e pianoforte). Nel 1875 pubblicò a Napoli il primo volume dell'Annuariogenerale della musica (compendio di biografie di artisti, notizie riguardanti conservatori, scuole, accademie e case editrici musicali, nonché gli avvenimenti musicali dell'anno 1873-74). Nei suoi scritti dimostrò vasta cultura e notevoli capacità critiche. Ancora in quegli anni ebbe riconoscimenti anche all'estero, e, nel 1885, fu eletto presidente dell prima sezione del congresso musicale internazionale ad Anversa. Nel 1891 fu nominato bibliotecario della sezione musicale della Biblioteca Palatina di Parma, biblioteca musicale sorta, presso il conservatorio della città, con r. d. del 14 luglio 1889: L'ordinamento della Biblioteca (che si componeva allora di circa 40.000 volumi), come pure dell'annesso museo, era già stato affidato allo stesso C. dal ministero della Pubblica Istruzione nel 1890. A Parma il C. si adoperò per la fondazione della Scuola normale di canto corale annessa al conservatorio (cfr. Prolusione al corso di storia e pedagogia del canto nel R. Conservatorio di musicadi Parma, Parma, 12 nov. 1890; cfr. inoltre Azione del canto sulla vita e i costumi dei popoli, Milano 1890), scuola che fu però soppressa dopo pochi anni, nel 1893. Nel periodo trascorso a Panna il C. si inserì nell'ambiente artistico della città, divenendo amico di Arrigo Boito, Giovanni Bottesini, Franco Faccio, Giovanni Mariotti ed altre note personalità del mondo culturale; l'impegno della Biblioteca lo costrinse però a diminuire la sua attività di critico musicale. Nell'ottobre del 1898 fu chiamato a dirigere la Biblioteca Estense di Modena, incarico che ricoprì fino al 1904, anno in cui fu trasferito a Catania quale direttore della Biblioteca universitaria.
Quando nel 1908 la città di Messina, fu distrutta dal terremoto, il C. si recò sul posto, e con l'aiuto di Guido Manacorda salvò, traendoli dalle macerie della Biblioteca universitaria, i codici greci di S. Salvatore, nonché molto altro materiale prezioso (una "ampia relazione-lettera sui lavori di salvataggio" fu pubblicata dallo stesso C. nella rivista Zentralblatt für Bibliothekswesen nel 1909: cfr. M.C.C., 1973, p. 18). Nel 1909 il C. fu destinato alla Biblioteca universitaria di Padova, che doveva passare dal palazzo del Capitanio alla nuova sede di S. Biagio; nel 1912 fu trasferito a Roma, quale direttore della Biblioteca musicale di S. Cecilia; fu collocato a riposo, ormai ultraottantenne, nell'anno 1920.
Morì a Roma il 15 febbr. 1928.
Scrisse alcuni libretti, tra cui si ricordano: Cronaca di un respiro,operetta didattica per l'insegnamento del canto (musica di B. Carelli, Napoli 1871); Federico Froebel, bozzetto drammatico (1884); La leggenda di Pisa, cantata (musica di G. Miceli, Napoli 1885); La Figlia di Jefte, melodramma (musica di G. Miceli, Napoli, teatro S. Carlo, 1886); Graziella, commedia lirica (musica di S. Auteri Manzocchi, Milano, teatro Lirico, 1894); Libero amore in libero stato, commedia musicale (musica di G. Miceli). Pubblicò inoltre gli scritti di didattica e pedagogia musicale: Sul miglioramento dello studio di armonia e contrappunto (Palermo 1864); Elementi di lettura musicale ordinati alla istruzione inferiore (insieme con C. Scalisi, Napoli 1866); VII congresso pedagogico italiano. Relazione della Commissione speciale pel metodo di canto corale (ibid. 1871); Manuale di corodalogia (ibid. 1877); Sessanta giuochi e canti pei giardini d'infanzia e per le classi elementari inferiori (ibid. 1887); Il canto nella scuola. Conferenza tenuta dai rr. ispettori scolastici nel Collegio convitto Principe di Napoli in Assisi il 3 sett. 1887 (Assisi 1887); Corso di storia e pedagogia del canto nel R. Conservatorio di musica di Parma (Parma 1892). Il C. scrisse inoltre vari saggi di storia e di critica musicale: Effemeridi di storia musicale in confronto con quelle di storia universale (in Monitore del Circolo Bonamici [Napoli], I [1865], passim); Sul metodo elementare di musica di Chevé (Trieste 1870); Della musica presso gli ebrei (Napoli 1873); Saturnali pagani e saturnali cristiani (ibid. 1873); Le associazioni musicali di Napoli (in Giornale di Napoli, dic. 1873); Meyerbeer e la sua Dinorah (Napoli 1873); La leggenda di S. Maria di Piedigrotta (ibid. 1874); Il passato e l'avvenire della musica strumentale in Italia (in Unità nazionale, maggio 1874); Il Flauto d'amore,il flauto in do di Böhm e il flauto artico (ibid., agosto 1874); Mandolini mandole e liuti (in Corriere del mattino [Napoli], agosto 1874); Le riforme al collegio musicale di S. Pietro a Maiella (in Giornale di Napoli, giugno e luglio 1877); Weber e "Der Freischütz" (in Il Progresso [Napoli], aprile 1880); S. Pietro a Majella (Napoli 1886); R. Conservatorio di musica di Parma. Per l'inaug. della "Sala Verdi" (Milano 1893); Notizie storiche bibliografiche e statistiche della Biblioteca universitaria di Modena nel 1898 (Roma 1898).
Fonti e Bibl.: Il Messaggero, 16 febbr. 1928; LaStampa, 17 febbr. 1928; Il Giornale d'Italia, 1-7 febbr. 1928; Lavoro d'Italia, 17 febbr. 1928; G. Mariotti, M. C. C. 1838-1928..., Parma 1928; Lettere di Arrigo Boito, a cura di R. de Rensis, Roma 1932, p. 149; [C. Caputo], M. C. C., Roma 1973; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 292; L. Peña-H.Anglés, Diccionario de la Musica Labor, I, Barcelona 1954, p. 446; Enc. d. Spett., II, coll. 1743 s.; La Musica,Diz., I, Torino 1968, p. 346.