CANTONE, Michele
Fisico, nato a Palermo il 12 agosto 1857. Allievo del Blaserna, aiuto del Roiti, assistente del Macaluso, successe nel 1897 al Bartoli nell'ateneo pavese, e nel 1905 fu chiamato ad assumere la direzione dell'istituto fisico dell'università di Napoli. È accademico linceo e socio della Società italiana delle scienze detta dei XL e delle altre più importanti accademie italiane.
I suoi lavori vertono su svariati argomenti di fisica sperimentale. La parte più importante della sua opera è costituita dalle ricerche sulla elasticità: di particolare interesse gli studî sull'isteresi elastica, che portano a stabilire la vera natura dell'attrito interno dei metalli; il metodo di eliminazione delle deformazioni permanenti; le ricerche sull'accomodazione e sul comportamento di sostanze cedevolì del tipo del caucciù. Altro gruppo numeroso di lavori riflette le leggi delle deformazioni dovute a forze elettriche e magnetiche, le relazioni tra forze elastiche e magnetiche, le variazioni di resistenza elettrica dovute a queste forze. Il C. è stato fra i primi a formulare l'ipotesi d'una coesione di natura elettrica: inoltre si deve a lui la scoperta dell'analogo elastico dell'effetto Barkhausen nel nichel e nell'acciaio. È autore d'un corso di fisica sperimentale in tre volumi per le università e d'un testo di fisica per le scuole medie.