BENEDETTI, Michele
Nacque a Loreto il 17 ott. 1778. Nulla si conosce dei suoi studi musicali, mentre la sua attività di cantante, a partire dai primi anni del sec. XIX, è notevolmente documentata. Il 29 marzo 1803 concorse per un posto di basso alla Cappella Lauretana, ma sebbene si fosse fatto grande onore" (Tebaldini), la sua voce non fu giudicata adatta per il servizio della Cappella; il 24 novembre successivo, però, venne eletto a pieni voti e con permesso di assentarsi, una volta l'anno, per qualche scrittura teatrale. Così, nella stagione di carnevale 1804 si recò a Venezia, in quella dell'anno successivo a Osimo, nella primavera del 1807 a Reggio Emilia e a Senigallia, poi di nuovo a Venezia per la stagione di carnevale 1807-08.
Il 20 apr. 1808 il B. ottenne una nuova licenza dalla Cappella per recarsi ad Amsterdam, dove rimase fino al settembre del 1809. Il 3 ag. 1810 fu chiamato a Napoli, e questa volta il contratto con il Teatro S. Carlo, che lo impegnava per due anni, lo costrinse a licenziarsi dal servizio della Cappella Lauretana. Il grande successo ottenuto nella parte del Sommo Sacerdote nella Vestale di G. Spontini, in prima esecuzione l'8 sett. 1811, gli valse una nuova scrittura biennale per lo stesso S. Carlo, la nomina a cantante di corte e infine dei reali teatri napoletani. La sua attività a Napoli fu tanto intensa quanto trionfale, partecipando il B., sia nei ruoli di protagonista sia in quelli secondari, per circa venticinque anni alle opere più importanti che vennero ivi eseguite.
Interpretazioni magistrali dei B. si ricordano nelle opere rossiniane Otello (Teatro del Fondo, 4 dic. 1816), Armida (Teatro S. Carlo, 11 nov. 1817), Mosè in Egitto (ibid., 5 marzo 1818), in cui apparve sublime anche come attore, suscitando l'ammirazione e l'entusiasmo di Stendhal, Ricciardo e Zoraide (ibid., 3 dic. 1818), dove ebbe modo di spiegare la sua voce potente e agile nella parte d'Ircano con singolare valore artistico, Ermione (ibid., 27 marzo 1819), La donna del lago (ibid., 24 sett. 1819) e Zelmira (ibid., 16 febbr. 1822), di cui sceneggiò la parte di Leucippo "a meraviglia". Non meno felice interprete fu nelle opere di G. Spontini (Fernando Cortez, Teatro S. Carlo, inverno 1820), di V. Bellini (Bianca e Gernando, ibid., 30 maggio 1826; Norma, gennaio 1832; I Puritani, inverno 1836), di G. S. Mayr (L'amor coniugale, Teatro del Fondo, estate 1810; Le due giornate, ibid., inverno 1810; Atalia, Teatro S. Carlo, quaresima 1822), di G. Pacini (L'ultimo giorno di Pompei, Teatro S. Carlo, agosto 1826; Irene o l'assedio di Messina, ibid., autunno 1833), di S. Mercadante (Gli Sciti, Teatro S. Carlo, quaresima 1813; Didone abbandonata, ibid., estate 1825) e ancora in opere di C. Coccia, P. Generali e G. Donizetti (L'assedio di Calais, Teatro S. Carlo, 19 nov. 1836).
Si ignorano il luogo e l'anno della morte del B., presumibilmente da ritenersi avvenuta a Napoli nella seconda metà del XIX secolo.
Bibl.: Stendhal, Vie de Rossini, II, Paris 1824, pp. 403 ss.; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi Conservatori, III, Napoli 1882, pp. 182, 473 s.; IV, ibid. 1881, passim (v. Indice, vol. III, p. 591); G. Radiciotti, Aggiunte e correz. ai Diz. biogr. dei musicisti, in Sammelbände der internat. Musikgesellichaft, XV (1913-1914), pp. 581 s.; G. Tebaldini, L'arch. musicale della Capp. Lauretana, Loreto 1921, pp. 140, 164, 166 s.; G. Radiciotti, G. Rossini. Vita documentata, opere e influenza su l'arte, I, Tivoli 1927, passim (v. Indice, vol. III, p. 329); Enciclop. dello Spettacolo, II, col. 236; Enciclop. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 232.