MICHELE Apostolio
Teologo e retore, nato a Costantinopoli verso il 1422, morto verso il 1480. Dopo la caduta della sua città natale, passò in Italia dove trovò cordiale accoglienza press0 il Bessarione, per rendersi accetto al quale prese parte alla contesa tra platonici e aristotelici schierandosi per Platone ed attaccando, in maniera che spiacque al suo protettore, Teodoro Gaza, sostenitore di Aristotele.
Scrisse una Oratio panegyrica ad Fridericum IlI, invitandolo a organizzare una nuova crociata. Visse insegnando la sua lingua materna, per l'apprendimento della quale caldeggiò un metodo essenzialmente pratico. Egli è noto soprattutto per una raccolta degli antichi proverbî greci Συναγωγὴ ἀρχαίων παροιμιῶι, la cui prima edizione (solo testo greco) apparve a Basilea nel 1538, seguita da una seconda (Leida 1619) con versione latina e note. Ebbe un figlio, Aristobulo, che si chiamò Arsenio quando divenne metropolita di Monembasia (v. apostolio, arsenio).
Bibl.: Doelling, De M.A. paroemiographo, Plauen 1836; E. Legrand, Bibliogr. hellén., Parigi 1885; H. Noiret, Lettres inéd. de M.A., Parigi 1889.