FALUSI, Michelangelo
Nato a Roma nella prima metà del sec. XVII, fu frate minorita e dottore in teologia, oltre che organista e compositore. Nell'Archivio dell'Ordine francescano dei minori conventuali dei secc. XVI-XVIII viene definito "Pulsator organorum", e questa sua attività di organista lo rese presto famoso. Fra' Francesco Vanarelli, presidente dell'Arca di S. Antonio, ebbe modo più volte di sentirlo suonare e ne lodò la "singolar virtù" di organista.
Il 30 dic. 1676 la Congregazione dell'Arca decise di invitare a Padova il F., che era in quel periodo maestro di cappella a Foligno, perché assumesse la carica di organista, offrendogli uno stipendio di 100 ducati. In una lettera del 14 marzo 1677 (pubblicata da A. Sartori, p. 21) il F. rispondeva che avrebbe accettato l'incarico, rinunciando al posto di maestro di cappella a Foligno, e che sarebbe arrivato a Padova in tempo utile per servire nelle "funtioni più importanti della quaresima". Ma a Padova non arrivò mai e in un documento del 1° aprile i presidenti dell'Arca lo dichiararono licenziato ed elessero organista Bonaventura Melaranci. Nella stessa lettera il F. aveva espresso la volontà di tornare a Roma dopo la Pasqua, mentre i presidenti cercavano un organista stabile: fu questo probabilmente il motivo per il quale, pur avendo in un primo tempo accettato l'incarico, egli decise alla fine di non presentarsi a Padova. Il F. aggiungeva inoltre che avrebbe portato con sé "oratorii et altre opere grosse, con molte altre compositioni fatte in occasione di musiche forastiere", a testimonianza della sua già intensa attività di compositore.
Nel frontespizio della raccolta Responsoria hebdomadis [sic!] sanctae, unica opera a stampa del F. a noi giunta, pubblicata a Roma da V. Mascardi nel 1684, il F. viene menzionato col titolo di maestro di cappella presso la basilica dei Ss. Apostoli, ed è citato inoltre dal Mattei come "Romano, dottore in teologia, maestro di cappella della chiesa dei Ss. Apostoli in Roma" (cit. in Musik in Gesch. u. Gegenwart, col. 179).
Il 13 nov. 1683 il nome del F. appare nell'elenco dei centocinquantotto firmatari che si impegnavano ad osservare lo statuto della Congregazione di S. Cecilia, nel quale, secondo le norme disciplinari allora stabilite, veniva "primariamente stabilito et ordinato che non debbano ammettersi in Congregatione altri che li Maestri di Cappelle, Organisti e Cantori quali al presente seruano o per il passato hanno seruito Cappelle ferme" (Casimiri, 1924). Da ciò si può arguire che il F. ricoprisse già nel 1683, e probabilmente anche prima, l'incarico di maestro di cappella presso la basilica dei Ss. Apostoli, o almeno quello di organista.
Un salmo del F., In convertendo Domino, fu pubblicato nella raccolta intitolata Salmi vespertini a quattro voci concertati e brevi con l'organo per tutte le feste dell'anno di diversi eccellentissimi autori. Raccolti da Gio. Battista Caifabri. Opera IV, stampata a Roma dal Mascardi nel 1683.
Nella dedica a Pietro Romolo Pignatta, maestro di cappella a S. Apollinare ed autore di uno dei diciassette salmi che compongono la raccolta, questi vengono definiti "parto de' più Eccellenti Autori de' nostri tempi", a riprova della notorietà ormai acquisita dal Falusi. Bonifazio Graziani, maestro di cappella al Seminario Romano e alla chiesa dei gesuiti, gli dedicò il V Libro de' mottetti a voce sola, pubblicato a Roma dal Mascardi nel 1684.
Stampati dallo stesso Mascardi e dello stesso anno sono i già citati Responsoria hebdomadis sanctae Una cum Benedictus, Miserere, ac antiphonis quatuor vocibus cum organo. Opus primum, che il F. dedicò a Lorenzo Brancati, padre guardiano del convento dei Ss. Apostoli. Due esemplari completi dell'opera sono conservati nella Biblioteca comunale di Assisi ed altri cinque, rispettivamente, nel Museo bibliografico-musicale di Bologna, nell'Archivio capitolare di S. Maria in Trastevere a Roma, nell'Archivio musicale dell'Opera del duomo di Siena, nell'Archivio del duomo di Vercelli e nella Bibliothèque du Conservatoire national de musique di Parigi.
Fonti e Bibl.: Roma, Basilica dei Ss. Apostoli, Arch. gen. dell'Ordine, Regestum Ordinis, cod. A. 51; S. Mattei, Serie dei maestri di cappella minori conventuali di S. Francesco, a cura di D. Stella, in Miscell. francescana, XXI (1920), pp. 42 ss., 147 ss.; XXII (1921), pp. 44 ss., 134 ss.; XXIII (1922), pp. 122 ss.; R. Casimiri, L'antica Congregazione di S. Cecilia fra i musici di Roma nel sec. XVII, in Note d'arch. per la storia musicale, I (1924), pp. 116-129; J.H. Sbaraleae Supplementum et castigatio ad scriptores trium Ordinum S. Francisci, Roma 1936, p. 279; R. Casimiri, Musicisti dell'Ordine francescano dei minori conventuali dei secc. XVI-XVIII, in Note d'archivio per la storia musicale, XVI (1939), pp. 186-199, 238-250; J. M. Llorens, Le opere musicali della cappella Giulia, I, Manoscritti e ediz. fino al '700, Città del Vaticano 1971, p. 279; A. Sartori, Documenti per la storia della musica al Santo e nel Veneto, a cura di E. Grossato, Vicenza 1977, pp. 20 ss., 167; Miscell. francescana di storia, lett., arti, XXV (1925), p. 38; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, III, p. 386; G. Gaspari, Catal. della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, II, p. 218; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 518; Répertoire int. des sources musicales. Recueils imprimés: XVI-XVII siècles, I, p. 565; Idem. Einzeldrucke vor 1800, III, p. 7; Enc. della musica Ricordi, II, p. 163; Musik in Geschichte und Gegenwart, XVI, coll. 179 s.; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 377; Diz. enc. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 699.