Pseudonimo del drammaturgo belga di lingua francese Adhémar Martens (Ixelles 1898 - Bruxelles 1962). Fu autore di racconti ma soprattutto di lavori drammatici, ispirati inizialmente dal teatro espressionista, che si imposero per il loro vivace linguaggio e per un gusto grottesco che ricorda quello della grande pittura fiamminga: Mort du docteur Faust (1926); Escurial (1927); Barabbas (1929); Hop, Signor! (1935). Solo alla fine degli anni Quaranta il teatro di Gh. si impose anche all'estero, soprattutto in Francia, dove egli fu riconosciuto come uno degli autori più significativi della drammaturgia tra le due guerre, oltre che come anticipatore del teatro dell'assurdo. Tra le ultime opere vanno ricordate L'école des bouffons (1953) e Les aveugles (1956).