Storico, antropologo e filosofo francese (Chambéry 1925 - Parigi 1986), gesuita. Ordinato sacerdote nel 1956, due anni dopo essere entrato nella Compagnia di Gesù, insegnò in varie univ., a Parigi, in America Latina e negli USA, collaborando al contempo con diverse riviste (tra le altre, Christus, di cui fu direttore). Dal 1964 insegnò antropologia storica delle credenze all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Studioso della mistica e della storia del credere e delle mentalità collettive, pubblicò Guide spirituel (1963), e Correspondance del mistico Jean- Joseph Surin (1966), e poi L'Étranger ou l'union dans la différence (1969), La possession de Loudun (1970) e infine l'affresco La fable mystique. XVI-XVII siècle (1982); mentre è apparso postumo Le lieu de l'autre: histoire religieuse et mystique (2005). Studioso della lingua e dei suoi ruoli sociali, pubblicò La prise de parole (1968), Une politique de la langue. La Révolution française et les patois (1975) e infine L'ordinaire de la communication (con Luce Giard, 1983). Attento interprete del cristianesimo postconciliare, ha studiato le nuove diaspore del credere: Le Christianisme éclaté (1974) e La faiblesse de croire (1987). Storico della storiografia e antropologo delle pratiche quotidiane e della vita ordinaria, ha dedicato saggi fondamentali alla "coscienza storica" del Novecento: L'absent de l'histoire (1973), L'écriture de l'histoire (1975), L'invention du quotidien (tomo I: Arts de faire), 1980.