GASPARINI (Gasperini), Michel Angelo
Nacque a Lucca intorno al 1670, forse appartenente alla famiglia del compositore Francesco, del quale, comunque, non fu fratello, come erroneamente era stato supposto prima della pubblicazione dei dati completi da parte di R. Dalmonte. La famiglia Gasparini, originaria di Camaiore, era una delle più importanti e in vista della città e partecipava attivamente alla vita della Comunità, rivestendo rilevanti cariche militari, politiche, religiose e commerciali. Della famiglia fecero parte anche diversi altri musicisti, attivi a Roma, Venezia, in gran parte dell'Italia settentrionale e nella nativa Toscana.
Uno studio dei dati biografici della famiglia Gasparini, reso difficile dal fatto che spesso nei documenti manca il prenome, è stato avviato da R. Dalmonte in occasione del I Convegno internazionale su Francesco Gasparini, che si è tenuto a Camaiore nel 1978. Il luogo e la data di nascita del G., non essendo documentati, vengono ricavati dal Catalogo dei maestri, compositori, trattatisti, virtuosi e professori di suono e di canto lucchesi o che hanno appartenuto alla musica di Lucca di L. Nerici, che lo indica come "compositore e contralto" e lo ritiene nato a Lucca nel 1670 circa. Ugualmente senza fonti, O.G.Th. Sonneck colloca la data di nascita al 1672, A. Loewenberg al 1675 e C. Schmidl al 1685.
Se si confrontano queste date con la prima notizia certa sulla partecipazione in qualità di virtuoso di canto del G., nell'esecuzione di Gli amori sfortunati negli equivoci nel 1690, in cui interpretava il ruolo di Amindo, appare sicuramente inaccettabile la data proposta dallo Schmidl, mentre possibili sono quelle riportate da Nerici, Sonneck e Loewenberg.
La formazione musicale del G. si realizzò sotto la guida di G. Legrenzi e non di A. Lotti, come invece riporta Nerici, divulgando un errore risalente al Dizionario storico-critico degli scrittori di musica di G. Bertini (Palermo 1814-15). Il G. fu attivo prevalentemente a Venezia, dove passò la maggior parte della sua vita; fu senz'altro una figura di rilievo se trattatisti contemporanei, quali F. Quadrio ed E. de Arteaga, ne parlano in termini lusinghieri.
Nel 1690 risulta al servizio del principe Altieri, e nel 1708 in S. Marco. A Venezia fondò inoltre una scuola di canto che svolse un ruolo importante, e dalla quale uscirono artisti famosi, tra cui Faustina Bordoni.
P. Petrobelli riferisce che nell'album di caricature di A.M. Zanetti, conservato presso la Fondazione Cini di Venezia, è inserita una caricatura del Gasparini.
Il G. morì a Venezia intorno al 1732.
Tra le opere teatrali si ricordano: Il principe selvaggio (Venezia, teatro S. Angelo, 1695); AlciadeovveroLa violenza d'amore (Bergamo, teatro Vecchio, 1709) in collab. con F. Gasparini, C.F. Pollaroli e F. Ballarotti; La fede tradita e vendicata (libretto di F. Silvani, Ferrara, teatro Bonacossi, 1711); Pallade trionfante in Arcadia, pastorale (Venezia 1714); Il Rodomonte sdegnato (G. Braccioli; ibid., teatro S. Angelo, 1714); Amore e maestà (A. Salvi, villa di Pratolino, 1715; con il titolo originale Arsace, Venezia, teatro Grimani, 1718, poi Roma, teatro Alibert, carnevale 1720); Il Lamano (D. Lalli, Venezia, teatro Grimani, carnevale 1719); Il più fedel tra gli amici (G.M. Guizzardi o F. Silvani, ibid. 1724). Compose l'oratorio Santa Vittoria, duetti da camera, cantate e altra musica vocale.
Fonti e Bibl.: Bologna, Archivio dell'Accademia filarmonica, busta M. G.; L.N. Galvani, I teatri musicali di Venezia, Milano s.d., p. 141; L. Allacci, Drammaturgia, Venezia 1755, coll. 74 s.; S. Arteaga, Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente, I, Bologna 1783, p. 301; F.S. Quadrio, Della storia e della ragione di ogni poesia, III, 2, Milano 1794, p. 517; L. Nerici, Memorie e documenti per servire alla storia di Lucca, in Storia della musica in Lucca, XII, Lucca 1880, p. 435; O.G.Th. Sonneck, Catalogue of opera librettos printed before 1800, II, Washington 1914, p. 1507; U. Kirkendale, A. Caldara, Graz-Köln 1966, p. 23; A. Loewenberg, G. M.A., in Grove's Dict. of music and musicians, III, London 1966, p. 572; A.M. Zanetti, Caricature di Anton Maria Zanetti (catal.), a cura di A. Bettagno, Venezia 1969, p. 95; E. Ferrari-Barassi, Il trionfo del melodramma, in Storia dell'opera, I, 1, Torino 1977, p. 428; R. Dalmonte, Gli altri Gasparini, in Atti del I Convegno internazionale Francesco Gasparini (1661-1727), Camaiore… 1978, a cura di F. Della Seta - F. Piperno, Firenze 1981, pp. 31-35; P. Petrobelli, Caricature gaspariniane, ibid., p. 165; G. Rostirolla, Il periodo veneziano di Gasparini, ibid., p. 94; F. Caffi, Storia della musica sacra nella già cappella ducale di S. Marco in Venezia (dal 1318 al 1797), a cura di E. Surian, Firenze 1987, pp. 263, 279; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 475; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 600; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 128.