Storico dell'antichità (Kiev 1870 - New Haven, Connecticut, 1952); trascrisse variamente il cognome (Rostovtzeff, Rostovtsew, Rostovzev) secondo la lingua usata nei suoi lavori. Prof. nell'univ. di Pietroburgo (1898-1918), lasciò la Russia e fu a Oxford, quindi (1920-25) prof. nell'università del Wisconsin, infine alla Yale University (1925-44); socio straniero dei Lincei (1947). Si occupò soprattutto, con impareggiabile ampiezza di conoscenze e robustezza di ricostruzione, della storia politica, economica e culturale dell'epoca ellenistica e romana imperiale. Delle sue opere si ricordano: Studien zur Geschichte des römischen Kolonats (1910); Iranians and Greeks in South Russia (1922); The social and economic history of the Roman Empire (1926, trad. it. con aggiunte dell'autore, 1933), la sua opera più importante; History of the ancient world (2 voll., 1926-27); Mystic Italy (1928); Social and economic history of the hellenistic world (3 voll., 1941; trad. it. 1966-80); importanti anche i rapporti sugli scavi di Dura-Europo da lui diretti (dal 1927); scrisse inoltre più di 500 articoli scientifici. Per l'ampiezza degli interessi e l'originalità delle sue tesi, R. è una delle più importanti personalità della storiografia del sec. 20º; la sua tesi sulla decadenza dell'Impero romano, vista sullo sfondo di un non superato contrasto tra la civiltà urbana e le masse rurali, suscitò ampie discussioni.