PETRAŠEVSKIJ-BUTAŠEVIČ, Michail Vasil′evič
Uomo politico russo, nato nel 1821, morto nel 1866. Fu uno dei più attivi divulgatori delle idee liberali e socialiste occidentali; divulgatore di Fourier e di Owen, dapprima pubblicando proprî scritti, di scarsa efficacia, poi raccogliendo intorno a sé scrittori e giovani di idee liberali. Partecipavano ai suoi "venerdì", scrittori come V. A. Niljutin, M. E. Saltykov, S. F. Durov, A. I. Palm, F. M. Dostoevskij, studenti e politicanti. Dopo il 1848, alle riunioni presso P. si cominciarono a leggere dissertazioni e a far discorsi su argomenti varî: sulla libertà di stampa, sulla differenza tra la libertà politica e la libertà sociale, sui principî dell'economia politica e vi si manifestarono anche tendenze a favore di una repubblica federativa e di una larga propaganda rivoluzionaria in Russia. Ma la polizia sorvegliava queste riunioni e nella notte dal 22 al 23 aprile 1849, molti dei frequentatori della casa di P. furono arrestati; altri furono incarcerati più tardi. Il processo fu rapido: 21 tra i partecipanti alle riunioni furono condannati a morte. Nove di essi, tra cui Dostoevskij, ebbero al mo-mento dell'esecuzione commutata la pena di morte in un periodo vario di lavori forzati; P. nei lavori forzati a vita. Arrivato in Siberia, egli godette tuttavia di una relativa libertà e, come altri compagni, invece di essere assoggettato ai lavori poté dare lezioni. Nel 1855, presentò al senato una richiesta di revisione del processo, che non ebbe esito. Nel 1856, trasferito a Irkutsk, vi poté esercitare l'avvocatura e il giornalismo. Dopo varie altre peregrinazioni, morì nel villaggio di Belskoe.
Bibl.: V. J. Semevskij, M. V. B.-P. Biografičeskij očerk preimuščetvenno po neizd. materialam (Schizzo biografico, prevalentemente secondo materiali inediti), in Golos minuvšago (La voce del passato), 1913, e tutte le storie politiche e sociali della Russia.