Lozinskij, Michail Leonidovič
Letterato sovietico (1886 - 1955). La carriera letteraria di L. cominciò nell'ambito dell'acmeismo, con le pubblicazioni nel 1916 di un volumetto di versi (Gornyi ključ), che rivelò non comuni doti stilistiche. La successiva attività di traduttore - dall'italiano, dallo spagnolo, dal tedesco - trova origine in quella prima esperienza poetica, nella " Corporazione dei poeti ", in cui l'esigenza del tradurre, dell'annettere al proprio discorso la cultura degli altri paesi, non era un fatto collaterale, ma condizionante per le proposte poetiche in atto. Molti di quelli che furono ‛ acmeisti ' - l'Achmatova, Mandel'štam, Roždestvenskij - divennero o furono anche eccellenti traduttori.
L'impresa di tradurre la Commedia, anche se aveva numerosi e autorevoli precedenti, sia in versi che in prosa, era certo ardua. L. venne indotto ad accettarla da M. Gor'kij, che contava di ritradurre tutto Dante. Affidatogli l'incarico intorno al 1932, non cominciò a lavorare se non nel 1939, e continuò per tutta la guerra, fino al 1945, quando finalmente venne completata la versione del Paradiso. Quella di L. è oggi la versione di D. più conosciuta e ristampata in URSS: le sue eccezionali qualità stilistiche, che gli hanno permesso di rendere in un sistema linguistico puškiniano le peculiarità strutturali e poetiche della Commedia dantesca, hanno fatto conoscere rapidamente la versione di L. come una delle migliori, da qualsiasi lingua, mai apparsa in Russia.
Bibl. - V. Aleksandrov, Russkij Dante, in Ljudi i Knigi, Mosca 1956; B. Tomaševskij, D. v perevode Lozinskogo, in Stilistika i stichoslozenija, ibid. 1959.