KUTUZOV-GOLENIŠČEV, Michail Ilarionovič
Principe di Smolensk, maresciallo russo, nato il 16 settembre 1745 a Goleniščev, morto a Bunzlau (Slesia) il 28 aprile 1813. Incominciò la carriera delle armi come caporale di artiglieria e si distinse nella guerra contro i Polacchi dal 1764 al 1769, poi contro i Turchi alla battaglia di Kakul e all'assalto di Šumla in Crimea, e perse un occhio combattendo. Soldato colto e valoroso e fine cortigiano, fu favorito dal potente ministro Potemkin e prediletto da Suvorov. Nel 1784 ebbe il comando di un corpo d'armata sul Bug e s'illustrò in più battaglie. Fu poi ambasciatore a Costantinopoli, generale in capo in Finlandia, ambasciatore a Berlino e comandò nel 1805 un corpo d'armata russo contro i Francesi, e l'intero esercito russo alla battaglia d'Austerlitz, impegnata contro le sue vedute. In seguito ebbe la carica di governatore generale della Lituania e il comando in capo contro i Turchi. Nella campagna del 1812, succeduto al Barclay de Tolly nel comando in capo dell'esercito russo, diede ai Francesi la sanguinosa battaglia di Borodino o della Moscova. Con l'aiuto del clima e della prudenza, vinti gl'invasori a Smolensk, li inseguì nella tragica ritirata sino ai confini dell'impero, lanciando poi un fiero proclama contro Napoleone (25 marzo 1813). Poco dopo, mentre stava per assumere il comando degli eserciti contro Napoleone, soccombette alle fatiche.
Celebre è la pittura - forse più letteraria che rigorosamente storica - che in Guerra e Pace L. Tolstoj (v.) fa del fatalismo di questo generale. Certo il K., quantunque colto, fu poco accessibile alle dotte, ma spesso sterili, disquisizioni strategiche dei suoi coadiutori.