VRUBEL′, Michail Aleksandrovič
Pittore, nato a Omsk (Siberia) il 5 marzo 1856, morto a Pietroburgo il 1° aprile 1910. Nel 1880 entrò all'Accademia di belle arti di Pietroburgo, dopo aver compiuto gli studî universitarî. Subì in un primo tempo l'influenza del Repin, poi quella del Fortuny (v. il Banchetto romano). Nel 1884 eseguì gli affreschi per la chiesa di S. Cirillo in Kiev, d'ispirazione bizantina: La Pentecoste, Il pianto in morte di Cristo, Le Vergini sedute, i Ss. Cirillo e Atanasio. Più tardi dipinse il fregio ornamentale nelle navatelle della cattedrale di S. Vladimiro in Kiev. Nel 1889 il V. conobbe a Mosca il mecenate Sava Mamontov, nella cui tenuta ad Abramzevo, presso Mosca, eseguì le illustrazioni per il Demone del Lermontov. Per l'esposizione di Nižnij Novgorod fece il pannello decorativo Mikula Seljaninovič (S. Nicola delle biline russe). Circa il 1900 il suo sviluppo artistico tocca l'apogeo, i suoi quadri presentano delle armonie coloristiche squisitamente raffinate, la sua tavolozza s'arricchisce di toni madreperlacei e opalini. Ricordiamo Pincipessa Cigno, Regina del mare, Pan con il flauto nella galleria Tretjakov, Lilla nella coll. Ostrouchov. Gran colorista, è forse il maggior pittore russo del sec. XIX, ed è considerato l'erede della grande arte sacra degli Ivanov.
Il soggetto che lo occupò tutta la vita fu il Demone, eseguito a varie riprese e in varie forme. Eseguì anche sculture in terracotta, busti in maiolica, Demone, Sadko, Regina del mare. Le sue opere in questo campo sono state talvolta avvicinate alle maschere del ceramista Carriès.
Bibl.: S. Jaremič, M. A. V., (in russo), Mosca 1911: articoli di A. Benois, N. Gay, in Mir Iskusstva, 1903.