Ufficiale russo (n. 1800 - m. Mosca 1871), fratello di Aleksandr e Nikolaj; partecipò al complotto decabrista (1825) e fu deportato in Siberia, ove si segnalò con il fratello Nikolaj per l'introduzione di nuovi e migliori criterî di amministrazione agricola e familiare (designati appunto con l'aggettivo bestuževskij, "bestuževiano"). Amnistiato da Alessandro II, stabilitosi a Mosca dal 1865, pubblicò, oltre a uno studio sul buddismo, le Memorie uscite a puntate sulla rivista Russkaja Starina (1870-71, 1881).