REDGRAVE, Michael
Regista e attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Bristol il 20 marzo 1908; dapprima insegnante, iniziò la carriera drammatica soltanto nel 1934, nel Teatro di Liverpool, per poi (1936) passare all'Old Vic di Londra, ivi riportando il suo primo successo come Laerte nell'Amleto, di cui era protagonista L. Olivier. Per qualche tempo recitò nel Queens' Theater con J. Gielgud (Riccardo II, Le tre sorelle, La dodicesima notte, ecc.), mentre svolgeva intensa attività cinematografica (Fenwick in E le stelle stanno a guardare, Mannon ne Il lutto s'addice ad Elettra, Crocker-Harris in The Browning version, ecc.). Tuttavia la sua importanza nel teatro inglese è affmdata alle interpretazioni di questo dopoguerra, in numerose riprese shakespeariane realizzate mediante una geniale applicazione delle teorie di Stanislavskji: memorabili un Macbeth del 1947, all'Aldwyck Theater di Londra, un Riccardo II e un Enrico IV a Stratford-on-Avon, nel 1951, e ivi infine la sua interpretazione di maggior rilievo, un Re Lear, nel 1953, accanto al Mercante di Venezia, frutto di uno scrupoloso rispetto del testo e di una profonda capacità di analisi psicologica. Nel 1959 ha eseguito la riduzione teatrale del Carteggio Aspern, dal racconto di H. James A comedy of letters. È ritornato al cinema con La collina del disonore, 1965, Le Troiane, 1971, e altri film di prestigio.
Sposò l'attrice R. Kempson; è stato nominato Knight nel 1959. Sua figlia è la nota attrice cinematografica Vanessa, nata a Londra il 30 gennaio 1937, dapprima interprete shakespeariana, poi protagonista di Blow-up (1967), di I diavoli (1971), di Assassinio sull'Orient Express (1974), di La tentazione e il peccato (1975), di Giulia (1978).