CONRAD, Michael Georg
Scrittore tedesco, nato a Gnodstadt il 5 aprile 1846, morto a Monaco il 20 dicembre 1927. Quale fondatore del settimanale Die Gesellschaft, fu considerato il precursore più influente e il polemista più attivo del naturalismo in Germania. Agitatore audace anche di problemi etici e sociali, per qualche anno deputato al Reichstag, autore sin troppo fecondo di opere narrative zeppe d'idee rivoluzionarie o precorritrici, sebbene artificiose e convenzionali nella forma, spirito oscillante fra l'entusiasmo per il mondo francese e l'innato romantico germanesimo, sopravvisse dimenticato alla fama degli anni giovanili.
Dopo alcuni saggi giovanili politici (Die Erziehung des Volkes zur Freiheit, 1870), seguirono i libri sulla Francia (Französische Charakterköpfe, 1881; Madame Lutetia, 1883; Lutetias Töchter, 1883, ecc.). Fra le opere successive sono notevoli particolarmente: Was die Isar rauscht, 1889 e Die Bgichte eines Narren, 1893; inizio di un non compiuto ciclo di tipo zoliano. Scrisse pure, nel suo irrequieto eclettismo, un romanzo fantastico, In purpurner Finsternis, e un racconto, Majestät, magnificante il re wagneriano Luigi di Baviera. Dei suoi entusiasmi nietzscheani e wagneriani fanno testimonianza altri saggi: Der Übermensch in der Politik, 1894; Wagners Geist und Kunst in Bayreuth, 1906. E altri saggi caratteristici si leggono pure in Von Emil zola bis G. Hauptmann, 1902; Emil Zola, 1906; Bismarck der Künstler, 1909.
Bibl.: E. de Morsier, Romanciers allemands contemporains, Parigi 1899; H. Stümcke, M. G. Conrad, Brema 1893; A. Soergel, Dichtung und Dichter der Zeit, Lipsia 1911.