ARISHIMA, Mibu (la lettura corretta del nome è Mibu, non Ikuma, come di solito per errore si dice)
Romanziere giapponese contemporaneo, della scuola neo-idealistica umanitaria, come il fratello Takerō. Ha scritto anche dei volumi di versi. Ha pubblicato fra l'altro Gondora no ichiya (Una notte in gondola) e Komori no gotoku (Come un pipistrello). Quest'ultimo romanzo, la cui azione si svolge a Roma e a Nemi, ha per protagonista la figura bizzarra d'un giapponese realmente vissuto a Roma, sotto la protezione di una grande dama dell'aristocrazia.
Il fratello Takerō, pure romanziere, nato nel 1878, è morto nel 1922. È considerato appartenente al gruppo della "Betulla bianca" (Shirakaba), della scuola neo-idealistica umanitaria. Le sue opere principali sono: Sengen (Dichiarazione); Aru onna no gurimpesu (Chiaroscuri d'una donna, 1911); Meiro (Il labirinto, 1917) ecc. Travolto da una passione morbosa, per non cadere nel peccato, Arishima si uccise insieme con la donna amata.