MEZEK
Villaggio della Bulgaria sud-orientale presso Svilengrad, alla frontiera greco-turca, in cui sorgono numerosi tumuli funerari traci. Qui fu trovato nel 1903 il famoso cinghiale di bronzo ora al museo di Istanbul, ma gli scavi che furono condotti dal Museo Naz. di Sofia nel 1932-33 in seguito a rinvenimenti clandestini, oltre a varî trovamenti nei tumuli, portarono alla scoperta di due grandiose tombe a camera (con corredi bronzei) di eccezionale importanza per la conoscenza dell'architettura monumentale dei Traci dei quali c'era nota quasi solo l'arte decorativa. Ancora non si sono trovate tracce di altre costruzioni monumentali o di castello fortificato al quale dovevano appartenere le sontuose tombe. Ci è ignota l'architettura civile dei Traci, che del resto dovevano abitare grandi villaggi, centri di mercato.
La tomba di Mal Tepè, tutta costruita in blocchi di pietra squadrata, ha un corridoio d'accesso di 21 m di lunghezza, due camere quadrangolari e una grande camera rotonda a cupola (diametro 3,30, altezza 4,30 m) nella quale fu trovata in situ la porta di bronzo e un letto di pietra. La stretta somiglianza con la tomba di Atreo a Micene è evidente. Fra la suppellettile funeraria notevoli le oreficerie, un candelabro bronzeo con statuetta di satiro danzante ellenistico (fine IV sec.), vasi bronzei decorati, un pettorale in ferro e argento ornato; lo stile degli oggetti e monete argentee di Alessandro Magno datano la tomba alla fine del IV sec. a. C. La tomba di Kurt-Kalè è della stessa tecnica, ma senza dròmos, composta di una camera quadrangolare, coperta in modo singolarissimo a quadrati e rombi inscritti l'uno nell'altro, comunicante con la thòlos. Queste architetture micenee (cui bisogna aggiungere in Tracia quella di Lozengrad, scoperta fin dal 1891, e qualche altra mal nota, oltre alla splendida tomba dipinta di Kazanlǎk) in piena età classica, quando la Grecia ha da secoli abbandonato quel tipo di costruzione, parlano in favore di più antiche tradizioni indigene che stavano sotto il diretto influsso miceneo, testimoniato anche da molta arte decorativa tracia. Si tratta di un più vasto problema che comprende le tombe a cupola di Panticapeo (Kerč e le etrusche, e per qualche elemento anche le note tombe macedoni. Le ricerche in altri tumuli hanno dato suppellettili argentee di stile zoomorfo, vasi bronzei e ceramici greci importati, e molta ceramica locale.
A M. sorge pure una fortezza bizantina del principio dell'XI sec. con una ben conservata cinta di mura in pietra e mattoni e torri rotonde.
Bibl.: O. Hamdy, Le sanglier de Mezek, in Rev. Arch., 1908, pp. 1-3; B. Filov, Die Kuppelgräber von Mezek, in Izv. Bulg. Arch. Inst., XI, 1937, pp. 1-116; I. Welkov, Die Ausgrabungen bei Mezek und Svilengrad, ibid., pp. 117-170; A. Raschenov, Die Festung von Mezek, ibid., p. 171.