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METOLO

di Gaetano Charrier - Enciclopedia Italiana (1934)
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METOLO (Adilolo, Enolo, Genolo, Satrapolo, Ecolo)

Gaetano Charrier

È il solfato del p-metilaminofenolo [CH3HN(4)−C6H4−(1)OH]2 • H2SO4. Costituisce uno degli sviluppatori fotografici più diffusi e di azione più intensa, da non confondere con l'edinolo (cloridrato dell'alcool 3-amino-6-ossi-1-benzilico H2N(3)−C6H3−(6)OH−(1)CH2OH.

Il metolo si può ottenere per diretta metilazione del p-aminofenolo, oppure dall'idrochinone e metilamina od anche per riscaldamento a 180° in fenolo di un altro sviluppatore, la glicina (p-ossifenilglicina), che si ottiene dal p-aminofenolo e acido monocloracetico:

Il miglior metodo di fabbricazione pare consista nell'idrogenazione del prodotto di condensazione della formaldeide col p-aminofenolo:

Tra gli altri metodi di preparazione brevettati meritano di venir ricordati i seguenti: dal p-dimetilaminofenolo per trattamento con anidride acetica e cloruro di acetile e susseguente saponificazione; dal 4-metilamino−1-etossibenzolo; dalla 4-ossifenilmetilcianamide; dall'N−p-metilacetilaminofeniletiletere, ecc.

Il metolo si presenta in cristalli bianchi lucenti: la base corrispondente, il p-metilaminofenolo HO(1)−C6H4−(4)NHCH3, cristallizza dal benzolo in aghetti bianchi, fusibili a 85°. L. e A. Lumière e A. Seyewetz facendo agire il solfito sodico sul metolo e l'idrochinone, ottennero un composto della presumibile formula 2CH3NH(4)− C6H4−(1)OH • HO(1)−C6H4−(4)OH, il quale col nome di metochinone costituisce uno sviluppatore d'intensa attività, raccomandato dal Lumière nello sviluppo delle sue lastre autocromatiche.

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