metessi
Dal gr. μέϑεξις «partecipazione», der. di μετέχω «partecipare», comp. di μετά «con» ed ἔχω «avere». Uno dei termini con cui Platone esprime (Parmenide, 132 c) il rapporto intercorrente tra il mondo delle idee e le cose sensibili; queste, mediante la «partecipazione» delle idee, ne diventano vere e proprie immagini. Altrove il medesimo concetto è espresso, sia pure con sfumature diverse, attraverso le parole «presenza» (παρουσία, Fedone, 100 d) e «imitazione» (μίμησις, Timeo, 50 c). Gioberti reintrodusse il termine per indicare il ritorno, attraverso la mentalità (l’infinità potenziale dell’intelletto umano), dell’esistente all’ente.