Architetto di Cnosso (seconda metà del sec. 6º a. C.), figlio di Chersifrone. Collaborò col padre alla costruzione del primo Artemisio ionico di Efeso e alla stesura di un commentario sull'opera, donde derivano le notizie che Vitruvio e Plinio ci danno sulle difficoltà dell'impresa, sia per il trasporto delle colonne fatto dal padre, sia per quello dei blocchi dell'epistilio e per la loro messa in opera da parte di M. forse dopo la morte di Chersifrone.