Uomo politico romano (64 a. C. - 8 d. C.). Fautore di Bruto e di Cassio e perciò proscritto nel 43, combatté al fianco di Cassio nella battaglia di Filippi; passò poi dalla parte dei vincitori; Ottaviano lo tenne in grande considerazione: fu console nel 31 e comandò una parte della flotta nella battaglia di Azio. Nel 27 represse la rivolta scoppiata in Gallia e trionfò sugli Aquitani. Nel 26 fu praefectus urbi. Nel 2 a. C. propose il titolo di pater patriae per Augusto. Sposò Terenzia, vedova di Cicerone e di Sallustio, e in seconde nozze Calpurnia. Fu poeta, oratore ed erudito e raccolse intorno a sé molti poeti, tra cui Tibullo, Ligdamo, Sulpicia, Ovidio. Gli furono dedicati due panegirici, uno nel Catalepton virgiliano e uno nel Corpus Tibullianum.