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MERLIN, Philippe-Antoine, detto Merlin de Douai

di Walter Maturi - Enciclopedia Italiana (1934)
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MERLIN, Philippe-Antoine, detto Merlin de Douai

Walter Maturi

Legislatore francese, nato ad Arleux il 30 ottobre 1754, morto a Parigi il 26 dicembre 1838. Compiuti i suoi studî a Douai, il M. divenne avvocato al parlamento di Fiandra nel 1775, membro del consiglio d'appannaggio del duca d'Orléans nel 1789 e deputato del terzo stato per il baliaggio di Douai agli Stati generali del 1789. All'assemblea costituente si rivelò non un grande oratore, ma uno dei più esperti legiferatori (abolizione del regime feudale, legge sulla caccia, successione ab intestato, abolizione dei diritti di primogenitura, ecc.). A lui toccò l'onore di proclamare, a nome dell'assemblea, ai principi tedeschi che l'Alsazia era francese non per i trattati del 1648 e del 1697, ma per sua libera volontà, e questa fu una delle prime affermazioni teoriche del nuovo diritto d'autodecisione dei popoli (novembre 1790). Sciolta la Costituente, diresse la presidenza del tribunale criminale del nord (settembre 1791-settembre 1792) benché fu eletto deputato alla Convenzione.

Votò la morte di Luigi XVI, ma, come commissario alle armate del nord prima, di Vandea poi, si mostrò assai temperato, tanto da suscitare i sospetti del Robespierre. Prima però che questi sospetti prendessero corpo, il dittatore fu rovesciato da quella reazione termidorista, di cui il M. era uno dei capi. Allora il M. entrò nel comitato di salute pubblica, sciolse il club dei giacobini e propose col suo rapporto del 30 settembre 1795 l'immediata annessione del Belgio alla Francia. Membro dei Cinque destinati a provvedere alla sicurezza della Convenzione, egli investì dei pieni poteri Barras e Bonaparte nella famosa giornata del 13 vendemmiaio. Compilò poi il codice dei delitti e delle pene, fece parte del consiglio degli Anziani e divenne ministro della Giustizia, poi della Polizia, infine di nuovo della Giustizia (1796). Portato al Direttorio dal colpo di stato del 18 fruttidoro, ne fu sbalzato da quello del 30 pratile (18 giugno 1799). Salito al potere, Bonaparte trovò nel M. un prezioso collaboratore nelle sue riforme legislative e lo colmò di onori: procuratore generale alla Corte di cassazione (1801), consigliere di stato a vita, cavaliere dell'Impero (3 giugno 1808), conte (14 aprile 1810), grand'ufficiale della Legion d'onore. Sebbene avesse firmato l'indirizzo della Corte di cassazione per il ritorno dei Borboni, il M. perdette le sue cariche nel 1814 e le riacquistò nei Cento giorni; ricaduto Napoleone, dovette esulare prima nel Belgio e poi in Olanda e non rivide la Francia che dopo la rivoluzione del 1830.

A lui si devono molte opere di giurisprudenza, tra le quali notevoli il Répertoire universel de jurisprudence, 13 volumi, 3ª ed. 1807; e il Recueil alphabétique des questions de droit, Parigi anno XI, 13 volumi.

Bibl.: A. Aulard, La révolution et la féodalité, Parigi 1914; P. Sagnac, La législation civile de la Révolution, Parigi 1898.

Vedi anche
Napoleóne I Bonaparte imperatore dei Francesi Napoleóne I (fr. Napoléon) Bonaparte (fino al 1796 Buonaparte) imperatore dei Francesi. - Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria (1785) e tentò ... Rewbell, Jean-François Rewbell ‹röbèl› (o Reubell), Jean-François. - Uomo politico francese (Colmar 1747 - ivi 1807). Avvocato, fervido fautore degli ideali della Rivoluzione, fu deputato agli Stati generali (poi Assemblea nazionale) e tra i più accesi esponenti dell'estrema sinistra. Deputato alla Convenzione (1792), abbandonò ... Couthon, Georges-Auguste Couthon ‹kutõ´›, Georges-Auguste. - Rivoluzionario francese (Orcet, Puy-de-Dôme, 1755 - Parigi 1794). Deputato all'Assemblea legislativa (1791) e alla Convenzione (1792), fu un ardente giacobino; membro del Comitato di salute pubblica nel 1793, lottò contro i Girondini; eletto presidente della Convenzione, ... Barras, Paul-François-Nicolas-Jean de Barras ‹baràas›, Paul-François-Nicolas-Jean de. - Uomo politico francese (Fox-Amphoux, Var, 1755 - Chaillot 1829). Di antica nobiltà provenzale, ufficiale nelle Antille e in India sotto l'Ancien régime, partecipò il 14 luglio 1789 all'assalto della Bastiglia. Deputato alla Convenzione, cominciò a richiamare ...
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  • Merlin, Philippe-Antoine detto Merlin de Douai
    Dizionario di Storia (2010)
    Merlin, Philippe-Antoine detto Merlin de Douai Politico e giurista francese (Arleux, Nord, 1754-Parigi 1838). Avvocato al Parlamento di Fiandra, legato agli Orléans, fu deputato del terzo stato agli Stati generali del 1789 e uno dei più esperti legislatori dell’Assemblea costituente (abolizione del ...
  • Merlin, Philippe-Antoine, detto Merlin de Douai
    Enciclopedia on line
    Uomo politico e giurista (Arleux, Nord, 1754 - Parigi 1838). Avvocato al parlamento di Fiandra, legato agli Orléans, fu deputato del Terzo Stato agli Stati generali del 1789 e uno dei più esperti legislatori dell'Assemblea costituente (abolizione del regime feudale, dei diritti di primogenitura, ecc.). ...
Vocabolario
merlino
merlino s. m. [dal fr. merlin, voce di origine oland.]. – Nell’attrezzatura navale, il più sottile dei cavi piani di canapa, costituito da due o tre legnoli, ciascuno di due o tre filacce, bianco o catramato; è usato per legature e cuciture....
détto
detto détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
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