Ottey, Merlene
Giamaica/Slovenia • Cold Spring (Giamaica), 10 maggio 1960 • Specialità: Velocità
È la più longeva velocista della storia dell'atletica. A 15 anni già correva i 200 m in 25,9″, a 20 anni ha vinto la sua prima medaglia con la staffetta giamaicana ai Giochi di Mosca 1980. A oltre 40 anni è diventata, con il bronzo ottenuto a Sydney ancora con la staffetta, la sportiva più anziana che abbia conquistato una medaglia nell'atletica alle Olimpiadi. Nell'arco di questi vent'anni ha collezionato 35 medaglie nelle principali manifestazioni internazionali, di cui otto ai Giochi Olimpici e ben 14 ai Mondiali (ai Giochi due argenti e tre bronzi, più altri tre bronzi con la staffetta; ai Mondiali due ori nei 200 m, tre argenti, cinque bronzi più un oro, un argento e due bronzi con la staffetta). Dal 1980 al 1998 è stata sempre tra le prime dieci velociste del mondo. Dal 21 maggio 1989 all'8 marzo 1996 è arrivata prima in 73 gare consecutive, batterie escluse. Ha corso per 66 volte i 100 m sotto gli 11″ e per 106 volte i 200 sotto i 22,50″. Ai Mondiali di Stoccarda 1993 vinse i 200 m e perse i 100 m per un millesimo di secondo a vantaggio di Gail Devers. Ai Giochi di Atlanta 1996 fu di nuovo seconda nei 100 m, sempre sconfitta da Devers, stavolta per 5 millesimi di secondo. Dopo aver frequentato la Nebraska University e aver sposato l'ostacolista Nat Page, dal quale poi divorziò, ha vissuto a lungo in Europa, in particolare in Spagna e in Italia (è stata anche allenata dallo sprinter azzurro Stefano Tilli a cui era legata sentimentalmente). Nel luglio del 1999 fu trovata positiva, per uso di nandrolone, a un controllo antidoping a Lucerna, ma l'anno successivo la IAAF la graziò. Intanto si era trasferita in Slovenia, nazione di cui ha poi preso la cittadinanza. Nel marzo 2003 è tornata alle gare ‒ nonostante un intervento al ginocchio sinistro che qualche tempo prima aveva gettato seri dubbi sulle possibilità di una ripresa agonistica ‒ giungendo quarta ai Mondiali indoor. I suoi record sono: 10,74″ sui 100 m (1996) e 21,64″ sui 200 m (1991).