MÉRIDA (A. T., 153-154)
Città del Venezuela, capitale dello stato omonimo; sorge su un'ampia terrazza lunga 17 km. e larga 3, ricca di piantagioni di caffè e di mais, e, vista dalla valle del Chama che scorre ai piedi occidentali della mesa di Mérida, essa appare come un immenso giardino pensile.
Fondata nel 1358 col nome di Santiago de Los Caballeros, resta una città con prevalenza di sangue spagnolo, mentre nelle zone all'intorno sono più numerosi i meticci e gl'indiani puri. Sede di vescovado e di un'università che ha sostituito il vecchio e celebre collegio teologico, distesa nella pianura con case basse circondate da giardini, Mérida è tuttavia una pigra e dormiente città provinciale a cui ha nuociuto moltissimo la mancanza di comunicazioni dirette con il mare; anche ora, essa non possiede comunicazioni ferroviarie e la linea da Santa Barbara, stazione sul Río Escalante, navigabile fino al Lago di Maracaibo, non giunge che a El Vigia al piede esterno della sierra, dove il Chama entra in pianura. Tuttavia è ora compiuta la grande carretera transandina che mette in comunicazione Caracas con Cúcuta nella Colombia, attraversando i tre stati andini di Trujillo, Mérida e Táchira. Questa strada inaugurata nel 1925, permette di raggiungere Mérida in poco più di 4 giorni da Caracas, ed è percorsa da servizî di autotrasporti che consentono il facile smercio dei prodotti locali; la raccolta del caffè, principale articolo di esportazione, aumenta rapidamente e si calcola che la produzione potrà essere presto raddoppiata.
Stato di Mérida. - Compreso tra gli Stati di Zulia a nord, di Zamora a sud e sud-est, di Táchira a ovest e di Trujillo a nordest, ha un'area di 11.300 kmq. e aveva nel 1930 una popolazione di 162.200 ab. (densità 14,4). Il territorio è costituito essenzialmente dalla sezione centrale della Cordigliera di Mérida che si stende tra il confine della Colombia e l'altipiano di Barquisimeto. Si tratta di una grande anticlinale orientata da sud-ovest a nord-est, formata nella zona mediana di graniti, gneiss e micascisti e di rocce sedimentarie (arenarie e calcari del Terziario) sui due fianchi: il versante settentrionale è ripido e poco esteso, mentre quello di sud-est si abbassa lentamente con successivi ripiani ondulati verso i llanos: le maggiori altitudini si trovano nella zona mediana, ove la Sierra Nevada di Mérida e la Sierra di San Domingo si elevano a 4700 m. s. m., nel Concha e nel Columa.
La popolazione è concentrata nelle fertili vallate longitudinali del Río Chama, del Río Nuestra Señora e dei minori corsi d'acqua, vallate coltivate a caffè, mais e altri cereali, mentre gli altipiani più elevati (páramos) sono scarsamente abitati.