mercato elettrico
Insieme dei m., fisici e finanziari, in cui sono trattati quantitativi di energia e. e suoi derivati.
Nel nostro Paese il m. e. è nato per effetto del d. legisl. 79/1999, che ha liberalizzato le attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita e ha imposto all’ex monopolista (ENEL S.p.a., ➔ ENEL) la cessione di 15.000 MW di impianti di produzione organizzati in 3 Generation Companies (GenCo), creando i presupposti per la concorrenza. Dal 2007 tutti i clienti sono liberi di scegliere il fornitore. Al 2011, oltre il 60% delle transazioni avviene in m. e. organizzati, mentre la rimanente quota è conclusa sulla base di contratti bilaterali (OTC, ➔ Over The Counter). Nel m. e. opera anche l’Acquirente Unico S.p.a. (➔ Acquirente Unico), società pubblica che approvvigiona l’energia e. per conto dei cosiddetti clienti tutelati, ovvero famiglie o piccole imprese che non hanno ancora scelto il mercato libero. I m. organizzati fisici, a pronti e a termine, denominati anche IPEX (➔ borsa elettrica), sono gestiti da una società pubblica, la GME S.p.a. (Gestore del Mercato Elettrico).
Si articola in: Mercato del Giorno Prima (MGP), Mercato Infragiornaliero (MI) e Mercato del Servizio di Dispacciamento (MSD).
Sull’MGP si scambiano blocchi orari di energia per il giorno successivo; le offerte sono accettate sulla base del merito economico ma, per rispettare i limiti di transito sulla rete di trasmissione, il m. può essere separato in più zone territoriali. Tutte le offerte di vendita accettate vengono valorizzate al prezzo marginale di equilibrio della regione a cui appartengono, che è determinato, per ogni ora, dall’intersezione della curva di domanda e di offerta. Le offerte di acquisto (riferite ai consumi in Italia) sono invece valorizzate al prezzo unico nazionale (PUN), pari alla media dei prezzi delle zone geografiche ponderata per le quantità. Nel 2010 la liquidità, ovvero il rapporto tra i volumi scambiati sull’MGP e le quantità complessive scambiate in Italia, è stata del 62,7%.
L’MI è articolato in 4 sessioni e consente agli operatori di apportare modifiche ai programmi definiti nell’MGP attraverso ulteriori offerte di acquisto o di vendita. Il GME è controparte centrale, sia nell’MGP sia nell’MI.
L’MSD è il mercato in cui la Terna S.p.a. (➔ Terna) si approvvigiona delle risorse necessarie alla gestione e al controllo del sistema elettrico. Sull’MSD la Terna è controparte centrale e le offerte accettate vengono remunerate al prezzo presentato (pay as bid). L’MSD si articola in 3 fasi di programmazione (MSD ex ante), in cui la Terna accetta offerte ai fini della risoluzione delle congestioni residue e della costituzione dei margini di riserva, e in 5 sessioni di bilanciamento (MB), in cui la Terna accetta offerte al fine di svolgere il servizio di regolazione secondaria e mantenere il bilanciamento, nel tempo reale, tra immissione e prelievi di energia sulla rete.
È la sede per la negoziazione, in modalità continua, di contratti a termine con obbligo di consegna e ritiro; questi sono di tipologia base load (fornitura costante in tutte le ore) e peak load (fornitura nelle sole ore comprese tra le 8.00 e le 20.00 dei giorni lavorativi), con periodi di consegna pari al mese, al trimestre e all’anno. Sull’MTE possono essere registrati anche contratti conclusi OTC. Il GME è controparte centrale. I derivati sull’energia e. sono invece trattati su un mercato organizzato gestito da Borsa Italiana S.p.a., denominato IDEX (Italian Derivatives Energy Exchange). I prodotti ammessi alle negoziazioni sono contratti futures su base mensile, trimestrale e annuale. La Cassa di Compensazione e Garanzia S.p.a. (CC&G, ➔ Cassa di Compensazione e Garanzia) è controparte centrale. Le negoziazioni sono cash settled («liquidati in contanti»), ma si può esercitare l’opzione di consegna fisica; in tal caso, i contratti vengono eseguiti su una piattaforma, CDE (Consegna Derivati Energia), gestita dal GME, che diviene controparte.