Verbo usato una sola volta (Pg I 84 se d'esser mentovato là giù degni), con un certo suono di distinzione conveniente al personaggio Catone, cui è diretto, in luogo del più comune ‛ nominato ', che pure entrerebbe nella misura del verso.
mentovare
v. tr. [dal fr. ant. mentevoir, che è il lat. mente habere «avere in mente»] (rare le forme rizotoniche), letter. o pop. tosc. – Nominare, menzionare, rammentare: è un luogo che ho sentito già m.; et nullu homo ène [= è] dignu...