GARIBALDI, Menotti
Figlio primogenito di Giuseppe e di Anita, nato a Mustardo, presso San Simon (Brasile) il 16 settembre 1840, morto a Roma il 22 agosto 1903. Sul finire del 1847 fu portato a Nizza e vi rimase fino al 1856, quando il padre lo condusse con sé a Caprera. Durante la campagna del '59 fece parte dello squadrone Guide del corpo dei volontarî e, l'anno seguente, fu dei Mille. A Calatafimi rimase ferito, mentre inseguiva da presso i borbonici; il 1° ottobre, al Volturno, assaltò impetuosamente, coi suoi bersaglieri, i Bavaresi del von Mechel, appostati sulle alture di Monte Caro, presso Maddaloni, e li disperse. Nel 1864 seguì il padre nel viaggio trionfale in Inghilterra; nel 1866 comandò il 9° reggimento volontarî e a Bezzecca si meritò la medaglia d'oro. Nel settembre e nell'ottobre 1867, durante la breve prigionia di Garibaldi a Caprera, tenne il comando del corpo dei volontarî concentrati al confine per invadere lo Stato Pontificio; il 15 ottobre si spinse a Montelibretti, dove si scontrò con i pontifici; il 25 diresse, agli ordini del padre, l'occupazione di Monterotondo e lo seguì poi fino a Castel Giubileo e nella ritirata su Monterotondo; il 3 novembre, sorpreso a Mentana dai pontifici e dai Francesi, dovette ritirarsi definitivamente. Nel 1870 comandò, in Francia, la 3ª brigata costituita dai corpi franchi italiani; il 24 novembre partecipò al colpo di mano su Digione; presenziò alle battaglie che, dal 21 al 23 dicembre, si combatterono attorno a Digione e protesse la ritirata dell'esercito dei Vosgi. Negli anni seguenti si dedicò alla bonifica della tenuta di Campo Morto (Albano Laziale); fu deputato per Velletri dalla XIII alla XX legislatura (1876-1900) e presidente del Consiglio provinciale. Suoi figli furono Beppino, premortogli bambino, Giuseppe, Anita e Gemma.
Bibl.: G. Guerzoni, Garibaldi, Firenze 1882; Ufficio storico dello S. M., La Campagna di Garibaldi nell'Italia meridionale, Roma 1926.