MENODOTO di Nicomedia
Pensatore e medico greco, che come Sesto Empirico appartenne nello stesso tempo alla scuola medica degli "empirici" e a quella filosofica degli scettici, di entrambe le quali fu, secondo la tradizione, il capo. La sua acme cade verosimilmente intorno al 120 d. C. È noto il titolo di uno solo dei suoi molti scritti. quello diretto A Severo, in 11 libri: per i frammenti superstiti delle opere è da vedere la silloge di K. Deichgräber, nel libro sotto citato. Merito fondamentale di M. è quello di avere elaborato una metodologia dell'osservazione scientifica, nella quale egli supera ogni altro tentativo classico del genere anticipando molte concezioni dell'empirismo moderno.
Un altro Menodoto di Nicomedia, anch'egli medico empirico e filosofo scettico e probabilmente contemporaneo del primo, fu autore di scritti polemici contro Asclepiade e Galeno.
Bibl.: A. Favier, Un médecin grec du IIe siècle après J.-Chr., précurseur de la méthode expérimentale moderne, M. de N., Parigi 1906; K. Deichgräber, Die griechische Empirikerschule, Berlino 1930; W. Capelle, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, Stoccarda 1931, coll. 901-16. Per l'altro M. di N., v. V. Brochard, Les sceptiques grecs, 2ª ed., p. 311 segg.