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MENEDEMO di Eretria

di Guido Calogero - Enciclopedia Italiana (1934)
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MENEDEMO di Eretria

Guido Calogero

Filosofo greco, fondatore della cosiddetta scuola socratica di Eretria. Visse tra la seconda metà del sec. IV a. C. e la prima del III (dal 339/37 al 265, secondo le date più verosimili). Trovatosi a Megara, vi subì l'influsso di Stilpone, filosofo della scuola megarica; passato a Elide, vi fu prima scolaro e poi successore di Mosco e di Anchipilo, seguaci di Fedone di Elide. Più tardi, verso la fine del secolo, egli trasferì la sua scuola nella sua patria, che gli affidò alti incarichi politici, specie per i rapporti con Antigono Gonata. Nel 273 fu però esiliato dal partito antimacedonico, e morì, secondo la tradizione, suicida.

Delle sue dottrine poco è noto, anche perché M. non lasciò alcuno scritto; e quel poco non si differenzia molto dalla filosofia megarica, che per prima aveva conosciuto. L'identificazione megarica del bene socratico con l'unità zenoniana torna nella negazione del valore d'ogni distinzione particolare di virtù; e l'interpretazione intellettualistica dell'unità socratica di virtù e conoscenza riappare nella dottrina, riferita da Cicerone, secondo cui "omne bonum in mente positum et mentis acie, qua verum cerneretur": dottrina ben consona allo spirito dialettico ed eristico della scuola megarica. Così nella dottrina logica propugnante l'abolizione dell'ἐστίν predicativo (invece di λευκός ἐστι "è bianco", bisognava dire, secondo M. λελεύκωται "biancheggia"), e perciò analoga a quella del sofista Licofrone, si manifesta tipicamente l'influsso di quelle difficoltà di natura eleatica della predicazione dell'essere che la scuola megarica particolarmente avvertiva per gli elementi eleatici delle sue dottrine.

Bibl.: C. Mallet, Hist. de l'école de Mégare et des éc. d'Élis et d'Eretrie, Parigi 1845; U. v. Wilamowitz-Moellendorff, Antigonos v. Karystos, Berlino 1881, p. 86 segg.; K. v. Fritz, in Pauly-Wissowa, Real-Enc., XV, coll. 788-94.

Vedi anche
Sòcrate Sòcrate (gr. Σωκράτης, lat. Socrátes). - Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, ricordata spesso come donna bisbetica e petulante. ... Stilpóne di Megara Stilpóne (gr. Στίλπων, lat. Stilpon) di Megara. - Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, Zenone di Cizio e Timone di Fliunte. I suoi scritti, ... Zenóne di Cizio Zenóne di Cizio. - Filosofo greco (n. 336-35 - m. 264-63 a. Zenone di Cizio), fondatore della scuola stoica. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna: ma, costretto da un naufragio a fermarsi ad Atene, vi divenne scolaro del cinico Cratete di ... Zenóne di Elea Zenóne di Elea. - Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone. Vita e pensiero. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e il 460 a. C.; egli sarebbe ...
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  • Menedèmo di Eretria
    Enciclopedia on line
    Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò ad Elide; fondò poi a Eretria una scuola filosofica. Alla morte di Cassandro contribuì all'abbattimento ...
Vocabolario
òcchio di civétta
occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
pan di sèrpe
pan di serpe pan di sèrpe locuz. usata come s. m. – Nome comune delle erbe note in botanica come gigaro.
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