MENECMO (Μέναιχμος)
Matematico greco, vissuto verso il 350 a. C. Fu fratello di Dinostrato, allievo di Eudosso di Cnido. Perfezionò, come dice Proclo, la geometria in ogni sua parte; ma è rimasto celebre in special modo per avere dato una nuova soluzione al grande problema della duplicazione del cubo.
Questo era stato ricondotto da Ippocrate di Chio alla ricerca di due medie proporzionali fra due lunghezze date. Ora M. dimostrò che queste si potevano ricercare per mezzo di curve che erano sezioni del cono rotondo (v. coniche): e ciò è per noi chiaro senz'altro, poiché da
si ha:
e per l'appunto M. si servì delle parabole e dell'iperbole (e in particolare delle proprietà asintotiche di questa) date dalle precedenti equazioni.
M. è tra i primi che abbiano indagato i fondamenti del metodo matematico: ha discusso il senso della parola elemento, la distinzione fra teorema e problema, l'invertibilità delle proposizioni.
Bibl.: Th. L. Heath, Apollonius of Perga, Cambridge 1896, cap. 1°. In generale cfr. G. Loria, Storia delle matematiche, Torino 1929 segg.; F. Enriques e G. Santillana, Storia del pensiero scientifico, I, Milano 1933.